Danni in uno degli alloggi presi di mira dagli sciacalli

TERAMO

Sciacalli assaltano le case Ater inagibili 

Bucate le recinzioni intorno alle palazzine popolari e forzate le porte di tre appartamenti a Colleatterrato e Putignano

TERAMO. Non è bastato lo shock dello sfratto forzato a causa del sisma. Gli inquilini sfollati di tre alloggi popolari a Colleatterrato e Putignano hanno dovuto subire il dolore anche di vedere quelle case, lasciate in fretta e furia oltre due anni fa e nelle quali sperano di tornare il prima possibile, violate dagli sciacalli. Ladri senza scrupoli hanno approfittato del periodo natalizio e dell’inevitabile isolamento degli edifici resi inagibili dal terremoto per infilarsi negli appartamenti e portar via quello che hanno trovato all’interno. Per mettere a segno il colpo, ancor più odioso proprio perché ha preso di mira famiglie già provate dall’emergenza sismica, hanno bucato il recinto arancione che delimita le zone inaccessibili a seguito delle lesioni agli edifici provocate dalle scosse, sfondando le porte d’ingresso delle abitazioni.
Il bilancio del raid non è stato ancora accertato perché gli affittuari degli alloggi, due nell’immobile di via Adamoli 48 e uno nella palazzina inagibile del complesso popolare di Putignano, devono accertare i danni ed elencarli nella denuncia. Resta comunque la viltà degli atti di sciacallaggio compiuti in due momenti distinti, la vigilia di Natale e venerdì, di cui potrebbero essere autori le stesse persone.

Nicola Santarelli, commissario Ater

«È un fatto che mi lascia senza parole», osserva Nicola Salini, commissario dell’Ater proprietaria degli alloggi presi d’assalto, «sono sdegnato e sconcertato dalla scoperta di queste azioni ai danni di nostri inquilini sfollati per via del sisma». Il responsabile dell’azienda regionale che gestisce le case popolari non usa mezzi termini per definire i furti che hanno preso di mira i tre appartamenti messi fuori uso dal terremoto. «Si è trattato di un’azione inqualificabile, che contribuisce a rendere ulteriormente difficile il momento di chi vive già in una situazione di grande difficoltà», sottolinea, «e che ha affidato al ritorno nella propria abitazione tutte le aspettative future».
A rendere ancor più oltraggioso e squallido il gesto è il periodo in cui è stato compiuto. Quello delle festività natalizie, secondo Salini, è infatti un momento che per gli sfollati assume un connotato particolarmente nostalgico. «Lo scoprire che quell’appartamento, ovvero la propria casa, sia stato oggetto di sciacallaggio da parte di ellchi, al solo fine di rubare qualche cosa, ha violato il proprio tempio dei ricordi», afferma il commissario, «è una dolorosa prova alla quale non vogliamo che i nostri inquilini siano mai più sottoposti». Per questo l’Ater si attiverà per rinforzare la sicurezza e l’inaccessibilità degli edifici inagibili di propria competenza anche tramite l’adozione di strumenti e iniziative di controllo. Nel frattempo l’azienda ha segnalato le incursioni alle forze dell’ordine per i primi accertamenti del caso. La denuncia dei furti, secondo quanto stabilito dalle norme, spetta agli assegnatari degli alloggi e solo dopo che l’avranno presentata anche l’Ater potrà aggiungere un proprio esposto. «In ogni caso», conclude Salini, «è nostra intenzione offrire agli organi preposti ogni possibile forma di collaborazione». Gli appartamenti a Colleatterrato finiti nel mirino degli sciacalli, tra l’altro, rientrano nell’unica palazzina in città per la quale l’Ater ha avviato la procedura per la progettazione esecutiva di riparazione dei danni dopo il via libera ricevuto dall’ufficio speciale per la ricostruzione.
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