ALBA ADRIATICA

Scoperto il deposito delle biciclette rubate 

Alcune le utilizzavano anche i migranti ospiti in un hotel. Nuova operazione contro il commercio abusivo sulla spiaggia

ALBA ADRIATICA. Polizia e vigili urbani portano via 250 biciclette accatastate in uno spiazzo e usate dai richiedenti asilo ospitati in un hotel di Alba Adriatica. Il sospetto è che possano essere state rubate e che gli stessi migranti possano essere finiti nel sistema del racket di bici che invade le vie del turismo, almeno (e probabilmente) come clienti finali. Il tutto, però, rimane nel campo delle possibilità e non delle certezze: le circa 250 bici portate via da un’area pubblica attigua all’hotel di via Trieste che ospita 50 migranti, infatti, non sarebbero state messe sotto sequestro, ma caricate su due carri attrezzi come semplici “oggetti abbandonati rinvenuti”. Anche perché è difficilissimo dimostrare la proprietà e l’eventuale furto di una bicicletta, soprattutto se di poco valore come quelle in questione.
Ad avviare l’operazione di ieri mattina sarebbe stato il riscontro effettivo del furto di una delle biciclette poi portate via, arrivato insieme a diverse segnalazioni pervenute alle forze dell’ordine negli ultimi giorni. Gli stessi agenti avrebbero anche consigliato ai richiedenti asilo di non acquistare biciclette che vengono loro proposte a costi bassissimi e tramite commercio in nero, perché la loro origine potrebbe essere appunto un furto. L’intervento rappresenta intanto una risposta alle tante lamentele di cittadini e turisti sull’ondata di furti di biciclette dell’ultimo periodo. Del resto il blitz è il terzo in poche settimane tra Alba Adriatica e Tortoreto e l’ultimo di una lunga serie che negli anni ha indignato ma mai risolto definitivamente il problema di uno dei reati di microcriminalità più tipici di una zona di forte turismo balneare come quella della costa vibratiana. Chi ha subìto un furto di biciclette, può comunque recarsi al comando della polizia municipale albense in via Bafile per cercare la propria bicicletta tra quelle “rinvenute” o tra quelle sequestrate in altri interventi: per riportarla a casa, però, dovrà avere con sé documentazione che ne attesti la proprietà, come fotografie e scontrini di acquisto.
Ieri, comunque, ad Alba polizia e vigili urbani sono stati impegnati anche su un altro fronte caldissimo, quello della lotta al commercio abusivo sulla spiaggia. Insieme alla guardia di finanza, infatti, gli agenti hanno pattugliato tutta la costa albense, rimuovendo circa 30 postazioni di commercio abusivo e sequestrando una gran quantità di attrezzi e di prodotti contraffatti destinati alla vendita. L’operazione interforze fa parte di un’attività pianificata per tutta l’estate e che ha l’obiettivo di stroncare il commercio abusivo.(l.t.)
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