Scuola media di Alba, l’ala rimasta in piedi sarà demolita 

La giunta ha deciso nonostante i tempi incerti dei lavori per il nuovo istituto di via Duca d’Aosta Dopo la sentenza del Tar si valuta l’affidamento dell’appalto alla ditta seconda classificata

ALBA ADRIATICA. Il Comune di Alba Adriatica procede verso la demolizione dell’ala ancora in piedi della scuola media, quella che si affaccia su via Saffi, nonostante l’incertezza dovuta allo stop ai lavori per il nuovo edificio di via Duca d’Aosta. Nei giorni scorsi, infatti, l’ente ha compiuto un passo avanti nell’iter burocratico, attivando le procedure per l’approvazione del progetto esecutivo per la demolizione e ricostruzione dell’unica struttura oggi in piedi e in funzione, tra cui la richiesta di valutazione della bozza da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco. Per non perdere il finanziamento statale da due milioni di euro per il terzo stralcio dell’opera, infatti, l’iter burocratico deve terminare entro luglio.
La demolizione è prevista per il 2020, ma senza il completamento dell’ala di via Duca d’Aosta si rischia una situazione di grave emergenza nell’istituto comprensivo albense. A regnare è ancora l’incertezza, dopo la sentenza di fine dicembre con cui il Tar ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto per il secondo stralcio bloccando l’ultima fase dei lavori di costruzione della nuova scuola, a causa del riscontro di dichiarazioni non veritiere da parte della ditta santomerese risultata vincitrice. Rispetto alle settimane scorse, però, in municipio l’aria sembra meno tesa, seppure la parola d’ordine sia ancora “cautela”.
Nonostante le indiscrezioni lasciavano presupporre un ricorso immediato, infatti, la ditta colpita dalla sentenza non ha ancora impugnato la sentenza del Tar al Consiglio di Stato: restano poche settimane per presentare ricorso, visto che il Comune ha deciso di accorciare i tempi notificando la sentenza ai soggetti interessati. Entro aprile, quindi, si saprà se l’opera potrà ripartire in tempi brevi, con l’obiettivo di finire l’ala di via Duca d’Aosta entro il 2020 come previsto per sopperire alla demolizione di quella di via Saffi, oppure se si dovrà attendere un pronunciamento del Consiglio di Stato che rischierebbe di far saltare l’intero delicato cronoprogramma.
In municipio non si resta con le mani in mano: tra gli uffici si starebbe valutando l’ipotesi di avviare intanto tutte le verifiche necessarie per avviare la procedura di aggiudicazione dell’appalto alla ditta arrivata seconda, quella società di Ravenna che ha avviato il contezioso legale di fronte al Tar e che, a conti fatti, con la propria offerta potrebbe conquistare il primo posto nella gara d’appalto. Da valutare, inoltre, il ruolo che avrà nella vicenda l’Unione dei comuni della Val Vibrata, che si è sfilata dal contenzioso legale dopo aver gestito direttamente la gara d’appalto tramite la propria centrale unica di committenza.
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