Scuolabus senza pace «Sono vecchi, ragazzi in ritardo a scuola» 

Tortoreto, “Impegno civico”: inutile il cambio di gestore Il servizio deve tornare sotto il controllo diretto del Comune

TORTORETO. «L’esternalizzazione ha fallito, è necessario che il Comune di Tortoreto riprenda la gestione diretta degli scuolabus». Ad affermarlo è il movimento “Impegno civico”, che annovera tra i membri anche gli ex assessori dissidenti della giunta Richi. La presa di posizione parte dalla segnalazione di «molte lacune anche dopo la sostituzione della ditta affidataria». Secondo il movimento, il cambio di gestione dalla Fratarcangeli, con cui il Comune ha interrotto la convenzione a gennaio a causa della ripetuta inosservanza di alcuni obblighi, alla Angelino non avrebbe portato alcun miglioramento del servizio. «Innanzitutto i dipendenti della nuova ditta percepiscono uno stipendio quasi dimezzato rispetto a quello precedente e non vengono pagati in modo continuativo», afferma “Impegno civico”, «i mezzi sono obsoleti e non ecologici e sebbene sia stata riattivata la settima linea, i ragazzi arrivano ancora in ritardo a scuola».
I problemi riguarderebbero anche le gite scolastiche: «A differenza del passato, i ragazzi non sono stati trasportati nelle uscite didattiche dagli scuolabus del servizio comunale, ma le famiglie hanno dovuto pagare sette euro per il viaggio d'istruzione. Eppure, nel bando rivolto alle ditte interessate a svolgere il trasporto era richiesto un chilometraggio aggiuntivo per garantire il trasporto degli alunni durante le uscite didattiche». “Impegno civico” non era nel merito delle contestazioni mosse dagli uffici anche al nuovo affidatario «ma dopo tanti anni di servizio esternalizzato è evidente che è tempo di riportare il trasporto scolastico degli alunni a un’attività garantita da autisti, assistenti e mezzi del Comune». L’esperienza dell’affidamento a un gestore esterno, insomma, è da ritenersi fallimentare «sia per quanto riguarda il trattamento dei dipendenti, sia per il grado di sicurezza nel trasporto garantito dal servizio pubblico non paragonabile a quello dei privati, sia per la qualità del servizio che oggi è evidentemente bassa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA