Ibrahima Diop, il senegalese 39enne che ha detto di aver ricevuto insulti razzisti alla Asl

GIULIANOVA

Senegalese, la Asl esclude insulti razzisti

Nella relazione presentata ai vertici dell'azienda teramana si parla di scambio di informazioni senza frasi o attacchi xenofobi. Al vaglio l'opportunità di una controdenuncia

GIULIANOVA. "Tra i tre dipendenti della Asl dell'ex ospizio Marino e il cameriere senegalese c'è stato uno scambio di informazioni sull'ubicazione degli uffici sanitari e sui relativi orari di apertura e nessun altro tipo di colloquio, tantomeno frasi o insulti a sfondo razzista".

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È quanto accertato dall'inchiesta interna disposta dal direttore generale Roberto Fagnano, svolta dal responsabile del distretto sanitario di base competente per territorio, Giandomenico Pinto, rimessa oggi ai vertici dell'azienda sanitaria. Relazione che dunque escluderebbe in modo esplicito qualsiasi ipotesi di comportamento xenofobo da parte del personale. Nel documento di due pagine, sono riportate le risultanze dei confronti con i tre dipendenti _ due donne e un uomo _ dei quali quest'ultimo è stato quello che ha incrociato per primo il  39enne italo- senegalese  nel corridoio dell'ufficio pubblico. Diop cercava l'ufficio sanitario deputato al rilascio dei libretti sanitari per lavorare nelle attività di somministrazione bevande e alimenti, per rinnovare il suo, scaduto da tempo. Erano le 12.30 di venerdì scorso, 27 luglio, e gli uffici erano già chiusi, benché quello specifico non aprisse di venerdì. A Diop l'impiegato _ secondo quanto riferito nella relazione del responsabile Asl _ ha indicato dove fossero gli uffici e che avrebbe trovato gli orari di apertura affissi sulla porta. Informazioni confermate dalle due colleghe e da una quarta persona, un tecnico esterno delle manutenzioni, presente al colloquio. Nessuno ha riferito di discussioni, proteste o scambio di insulti che abbiano seguito la richiesta di informazioni. Il cameriere di colore sarebbe poi tornato il lunedì successivo, 30 luglio, per ritirare un libretto provvisorio di attività, in attesa della partecipazione a un futuro corso di formazione. Quanto risulta dalla inchiesta interna è adesso al vaglio dal direttore generale, che dovrà decidere sul da farsi: non è escluso che possa decidere anche di adire le vie legali nei confronti del cameriere senegalese. Quest'ultimo aveva riferito, con una denuncia presentata alla compagnia carabinieri di Giulianova, di essere stato apostrofato con insulti razzisti dall'impiegato al quale aveva chiesto informazioni.  Prima di conoscere le risultanze dell'inchiesta interna disposta dal direttore generale della Asl di Teramo, sul caso del cittadino di origine senegalese, si è alimentata una vivace polemica approdata anche sulle cronahce nazionali con interventi interventi di solidarietà  di vari esponenti politici nei confronti del 39enne. Il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, ha  preso contatti con il console del Senegal per Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna, Tullio Galluzzi, che domani sarà ricevuto in municipio dallo stesso  primo cittadino giuliese e dalla giunta in municipio.