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Sequestrata un’autodemolizione Aveva l’autorizzazione scaduta
Sant’Egidio, la polizia provinciale mette i sigilli a un’area di quasi tremila metri quadrati L’accusa: gomme e olii esausti stoccati in violazione delle normative che tutelano l’ambiente
SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. È stata una indagine complessa fatta di acquisizione di svariati atti prima ancora che di controlli sul posto quella che nei giorni scorsi ha portato la polizia provinciale a sequestrare un’attività di autodemolizione nel territorio comunale di Sant’Egidio alla Vibrata.
Complessivamente gli agenti della polizia provinciale, agli ordini del comandante tenente colonnello Fabio Di Vincenzo, hanno messo i sigilli ad un’area di circa tremila metri quadrati in cui erano stoccate svariate automobili, grossi quantitativi di gomme e olii esausti.
Il servizio è stato portato avanti in collaborazione con l’ufficio ambiente della Provincia. Secondo una prima valutazione di tutta la documentazione sequestrata è ipotizzabile che l’attività avesse autorizzazioni scadute da oltre un anno. In particolare nell’area sono stati sequestrati anche rifiuti considerati pericolosi che, sempre secondo una prima valutazione, sarebbero stati smaltiti non tenendo in considerazione le normative ambientali che ormai da tempo stabiliscono limiti. Secondo una primo esame sembra che l’autorizzazione per la gestione dell’attività fosse scaduta l’anno scorso e non rinnovata. All’interno, inoltre, gli agenti hanno trovato che delle lastre di eternit che sarebbero state depositate senza nessun tipo di autorizzazioni per questo tipo di materiale. Nell’area, inoltre, sarebbero stati stoccati anche altri tipi di materiale, in particolare parti di vetture, per cui servono delle autorizzazioni particolari.
Il sequestro preventivo nelle prossime ora arriverà all’esame del giudice che dovrà convalidarlo. L’operazione della polizia provinciale rientra nell’ambito di una serie di attività che ormai da tempo gli agenti portano avanti sul territorio in materia di tutela ambientale e di repressione di reati di natura ambientale nonostante la carenza di personale.(d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Complessivamente gli agenti della polizia provinciale, agli ordini del comandante tenente colonnello Fabio Di Vincenzo, hanno messo i sigilli ad un’area di circa tremila metri quadrati in cui erano stoccate svariate automobili, grossi quantitativi di gomme e olii esausti.
Il servizio è stato portato avanti in collaborazione con l’ufficio ambiente della Provincia. Secondo una prima valutazione di tutta la documentazione sequestrata è ipotizzabile che l’attività avesse autorizzazioni scadute da oltre un anno. In particolare nell’area sono stati sequestrati anche rifiuti considerati pericolosi che, sempre secondo una prima valutazione, sarebbero stati smaltiti non tenendo in considerazione le normative ambientali che ormai da tempo stabiliscono limiti. Secondo una primo esame sembra che l’autorizzazione per la gestione dell’attività fosse scaduta l’anno scorso e non rinnovata. All’interno, inoltre, gli agenti hanno trovato che delle lastre di eternit che sarebbero state depositate senza nessun tipo di autorizzazioni per questo tipo di materiale. Nell’area, inoltre, sarebbero stati stoccati anche altri tipi di materiale, in particolare parti di vetture, per cui servono delle autorizzazioni particolari.
Il sequestro preventivo nelle prossime ora arriverà all’esame del giudice che dovrà convalidarlo. L’operazione della polizia provinciale rientra nell’ambito di una serie di attività che ormai da tempo gli agenti portano avanti sul territorio in materia di tutela ambientale e di repressione di reati di natura ambientale nonostante la carenza di personale.(d.p.)
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