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Arlini: ecco perché ho fatto cadere Comignani

Dice la sua l’uomo che ha fatto cadere l’amministrazione di Francesco Comignani, il consigliere di maggioranza che ha aggiunto la sua alle dimissioni in blocco dell’opposizione e del gruppo

SILVI. Dice la sua l’uomo che ha fatto cadere l’amministrazione di Francesco Comignani, il consigliere di maggioranza che ha aggiunto la sua alle dimissioni in blocco dell’opposizione e del gruppo dissidente “Silvi 2024”. Pasquale Arlini, in una nota, scrive: «All'inizio si è fatto tanto e anche bene, ma col passare del tempo le lamentele della cittadinanza e dei miei sostenitori sono diventate sempre più insistenti. Ci si accorgeva che quel bel progetto iniziale non si concretizzava e appariva sempre più lontano».

Arlini aveva la delega al commercio ma lamenta di non essere stato tenuto nella giusta considerazione dal resto della maggioranza. «Col passare degli anni», scrive, «mi sono accorto che le mie idee e i miei progetti non erano affatto considerati, non avevo alcuna voce in capitolo nell'ambito decisionale e progettuale. La mia pazienza è stata fin troppa, poiché per ben tre anni sono stato tranquillo senza intralciare chi effettivamente comandava, e non ho mai creato problemi e polemiche alcune, dandomi sempre da fare nella mia delega e appoggiando sempre la maggioranza nei consigli. Purtroppo ultimamente le lamentele della cittadinanza erano sempre più insistenti, e spesso incolpavano anche me. Tale malcontento mi ha spinto a prendere questa drastica decisione. La mia scelta non è stata affatto affrettata, ma frutto di un'attenta analisi durata mesi e conclusa con la certezza che, a causa del mio inesistente potere decisionale, non avrei potuto in alcun modo migliorare le cose».