atri, l’ex moglie non si oppone 

Stalker a giudizio: sono pentito E chiede di essere scarcerato

ATRI. Ad agosto era stato arrestato con l’accusa di atti persecutori nei confronti della ex moglie per essersi recato due volte, nella stessa sera, sotto casa della donna urlando e minacciandola e...

ATRI. Ad agosto era stato arrestato con l’accusa di atti persecutori nei confronti della ex moglie per essersi recato due volte, nella stessa sera, sotto casa della donna urlando e minacciandola e tentando di sfondare il portone d’ingresso. Una vicenda per la quale l’uomo, un 55enne di Atri, è finito a processo davanti al giudice Domenico Canosa.
E proprio di fronte al giudice ieri mattina, al termine dell’istruttoria, ha voluto rendere spontanee dichiarazioni. «Volevo solo dire che sono pentito di quello che ho fatto e vorrei essere aiutato», ha detto l’uomo, «non l’ho fatto con cattive intenzioni, non sono un violento». Parole confermate anche dalla figlia, che nel corso della sua testimonianza ha detto di non aver mai assistito ad episodi violenti, così come dalla ex moglie. Chiamata a esprimersi sulla richiesta di scarcerazione o, in subordine, della sostituzione della misura cautelare a carico dell’uomo con gli arresti domiciliari a casa della madre, avanzata dal legale del 55enne, la donna ha dichiarato di non opporsi alla richiesta. «Penso che abbia bisogno di aiuto, non è una persona cattiva. I suoi problemi sono causati dall’alcool», ha detto la moglie in aula, «non mi oppongo al fatto che esca dal carcere, non è il suo posto». Al termine dell’udienza, che ha visto il giudice riservarsi sulla richiesta di revoca della misura cautelare, il processo è stato rinviato al 27 novembre, data in cui è attesa la sentenza.
L’uomo era stato arrestato ad agosto dai carabinieri di Pineto, chiamati dalla ex moglie che temeva per la propria incolumità. (a.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.