Gli sciatori che si apprestano a salire sulla cabinovia

PRATI DI TIVO / ALLARME SABOTAGGIO

Tagliati i cavi elettrici della cabinovia 

Presentata una denuncia in Procura. Il nuovo gestore degli impianti annuncia l’installazione delle telecamere

PIETRACAMELA. Per ora c’è una denuncia in Procura e nelle prossime ore un’altra sarà formalizzata ai carabinieri. Con una certezza, e non di poco conto, da cui partire: alcune cavi elettrici del sistema di sicurezza della cabinovia di Prati di Tivo sono stati tagliati. È successo su un pilone in prossimità della stazione di monte ed è stato scoperto ieri mattina nel corso di un controllo sugli impianti sciistici che in questi giorni sono chiusi per il vento. Già ieri mattina il commissario liquidatore Gabriele Di Natale si è presentato in Procura dal pm di turno Stefano Giovagnoni per fare una prima segnalazione.

Da sinistra, il gestore Marco Finori e il liquidatore Gabriele Di Natale

E annuncia: «Oggi sarà presentata una denuncia ai carabinieri. Ci sono dei cavi tagliati e bisogna capire che cosa sia successo». L’obiettivo, dunque, è fare chiarezza su un episodio che sicuramente appare inquietante. E anche se nessuno per ora parla apertamente di sabotaggio, è evidente che dovranno essere approfonditi accertamenti a chiarire il tutto.
Il neo gestore degli impianti sciistici Marco Finori, per ora, preferisce non accendere i toni.

La cabinovia di Prati di Tivo, da pochi giorni riaperta dopo un lungo stop

«Ancora non sappiamo se i fili sono saltati per colpa del vento o del ghiaccio, e potrebbe accadere, o c’è una causa dolosa», dice, « abbiamo informato le autorità dell’accaduto e stiamo valutando se sporgere una denuncia per accertare se ci sono queste eventuali responsabilità. In ogni caso la stagione sciistica non si ferma. Oggi la cabinovia sarebbe stata ugualmente chiusa perché c’è molto vento, il danno ai cavi non è grave ed è stato già riparato e appena le condizioni meteo lo consentiranno si ritorna alla normalità. Noi fortunatamente siamo in grado di riparare qualsiasi guasto, piccolo o grande che sia grazie alla nostra squadra di tecnici guidata dal caposervizio Alessandro Albosini e dal direttore di esercizio Marco Cordeschi». Ma lo stesso Finori annuncia che, sul fronte sicurezza, sono in arrivo degli impianti di videosorveglianza. «Nei prossimi giorni posizioneremo delle telecamere per scoraggiare eventuali comportamenti scorretti che si potrebbero verificare sulle attrezzature», dice l’imprenditore che da poco è entrato nella gestione, « la sicurezza viene prima di tutto». Un episodio quello scoperto ieri che ha fatto ricordare uno simile accaduto il 15 agosto del 2013 sotto la gestione degli impianti del Consorzio Gran Sasso – Prati. Proprio la mattina di Ferragosto, una delle giornate con più movimento nella stazione, la cabinovia in assetto pedonale non potè essere avviata a causa di alcuni fili saltati. Oggi nessuno di coloro che all’epoca gestivano gli impianti vuole tornare sull’argomento. Dicono solo che venne presentata una denuncia contro ignoti e che gli accertamenti non portarono a nulla sulle cause. Un precedente che, alla luce dell’episodio più recente, sicuramente pone ulteriori interrogativi nella vicenda. Determinato ad andare avanti per il rilancio della stazione è il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura che si è dichiarato «rammaricato e triste per quello che è accaduto». E ha aggiunto: «Aspettiamo a valutare la matrice del danno, non escludiamo nulla, anche l’atto doloso. Noi non ci fermiamo in questa stagione e lavoriamo senza sosta, con maggiore impegno e attenzione per il futuro dei Prati per la rinascita della nostra montagna che deve essere conosciuta a livello nazionale. Se venisse accertata la matrice dolosa significa che c’è qualche interesse a bloccare il nostro progetto, ma noi non arretreremo di un passo». Non è escluso che la Procura, che ha aperto un fascicolo sull’episodio, possa decidere di disporre una consulenza tecnica per fare chiarezza sulla vicenda.
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