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Tassa di soggiorno e dialogo col Comune Associazioni divise
Gli operatori turistici riuniti con Olivieri restano contrari Gli albergatori di De Sanctis pronti a trattare con l’ente
ROSETO. Un’associazione aperta al dialogo con l’amministrazione comunale, l’altra contraria a priori alla tassa di soggiorno. Non è sicuramente di buon auspicio questa divergenza di vedute tra l’associazione albergatori Roseto del presidente Adriano De Sanctis, e Roseto-Incoming/operatori turistici del presidente Giuseppe Olivieri, in vista dell’incontro di domani sera tra le associazioni turistiche e l’amministrazione comunale per definire il regolamento e gli aspetti della tassa di soggiorno 2019 a Roseto.
Già nella scorsa riunione questa contrapposizione era parsa evidente, con una proposta ben precisa presentata da De Sanctis, e condivisa anche da altre associazioni, per il nuovo regolamento (in sostanza è lo stesso regolamento di Tortoreto e Alba Adriatica), e con Olivieri che invece trova non opportuno l’inserimento dell’imposta. «Io sono contrario», dice Olivieri, «perché per mettere una tassa del genere, una città deve essere pronta. Roseto purtroppo non lo è e lo scorso anno c’è stato un calo del turismo di ben il 18 per cento rispetto all’anno precedente e tutti lo sanno. Bisognerebbe fare una programmazione seria e precisa. Noi domani ci saremo all’incontro in Comune, ma ribadiamo la nostra posizione di un deciso no alla tassa. Il Comune dovrebbe ravvedersi e incentivare il turismo nell’interesse di tutti». De Sanctis, invece, spiega perché sarebbe utile andare con una proposta univoca. «Il Comune ormai ha deciso di mettere la tassa», evidenzia De Sanctis, «quindi è inutile andargli contro. Piuttosto cerchiamo di migliorare gli aspetti del regolamento». Quello che propone l’associazione albergatori, e che poi è anche l’idea del Comune, è applicare la tassa solo nei mesi di alta stagione, cercando di uniformare le tariffe a quelle dei Comuni limitrofi per evitare le differenze, oltre a istituire un tavolo composto da associazioni e amministrazione sulle modalità di utilizzo degli introiti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Già nella scorsa riunione questa contrapposizione era parsa evidente, con una proposta ben precisa presentata da De Sanctis, e condivisa anche da altre associazioni, per il nuovo regolamento (in sostanza è lo stesso regolamento di Tortoreto e Alba Adriatica), e con Olivieri che invece trova non opportuno l’inserimento dell’imposta. «Io sono contrario», dice Olivieri, «perché per mettere una tassa del genere, una città deve essere pronta. Roseto purtroppo non lo è e lo scorso anno c’è stato un calo del turismo di ben il 18 per cento rispetto all’anno precedente e tutti lo sanno. Bisognerebbe fare una programmazione seria e precisa. Noi domani ci saremo all’incontro in Comune, ma ribadiamo la nostra posizione di un deciso no alla tassa. Il Comune dovrebbe ravvedersi e incentivare il turismo nell’interesse di tutti». De Sanctis, invece, spiega perché sarebbe utile andare con una proposta univoca. «Il Comune ormai ha deciso di mettere la tassa», evidenzia De Sanctis, «quindi è inutile andargli contro. Piuttosto cerchiamo di migliorare gli aspetti del regolamento». Quello che propone l’associazione albergatori, e che poi è anche l’idea del Comune, è applicare la tassa solo nei mesi di alta stagione, cercando di uniformare le tariffe a quelle dei Comuni limitrofi per evitare le differenze, oltre a istituire un tavolo composto da associazioni e amministrazione sulle modalità di utilizzo degli introiti.
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