Tempi brevi per la riapertura dell’ingresso del cimitero 

Post-sisma: il Comune accelera anche per i padiglioni meno lesionati mentre quelli classificati E  dovranno attendere. Soluzioni transitorie per 60 attività produttive inagibili, al via lavori in tre chiese

TERAMO. Tempi brevi per la riapertura dell'ingresso principale e dei padiglioni meno lesionati del cimitero di Cartecchio. Le scadenze per gli interventi di riparazione dei danni causati dal terremoto sono state fissate ieri mattina in una riunione convocata dal sindaco Maurizio Brucchi e alla quale hanno partecipato gli assessori Alfonso Di Sabatino Martina e Franco Fracassa, oltre a tecnici comunali e vertici Team.
Per il ripristino dell'accesso più importante al cimitero è stata individuata un'impresa che avvierà i lavori entro dieci giorni e dovrebbe concluderli a stretto giro. Una conclusione rapida degli interventi necessari, inoltre, dovrebbe essere garantita dalla procedura fissata per la sistemazione dei padiglioni 7, 8, 9 e 10 che dopo le scosse sismiche dello scorso inverno erano stati classificati B e dunque da sottoporre a lavori non troppo impegnativi. La soluzione individuata dal Comune sarà sottoposta al Cor, il centro operativo regionale, che dovrà autorizzarla per renderla operativa. C'è ancora da aspettare, invece, per il ripristino dei padiglioni più danneggiati e classificati E. La procedura di ripristino, infatti, è condizionata da una tempistica indipendente dalla volontà dell'amministrazione cittadina e che passa attraverso l'ufficio speciale per la ricostruzione. Nel frattempo, però, la Team garantirà la pulizia a proprie spese delle parti del cimitero tutt'ora inaccessibili e rimaste in balia dei piccioni. Per evitare ulteriori danni causati dal guano saranno installate reti di protezione dei loculi. Ulteriori interventi sono stati pianificati per i cimiteri frazionali non tutti tornati pienamente in funzione. Un'apposita ordinanza sarà predisposta dal sindaco per le circa 60 attività produttive ospitate in edifici inagibili. Il provvedimento indicherà soluzioni transitorie in attesa delle disposizioni dell'ufficio speciale.
Un'altra riunione, tenuta sempre ieri e alla quale era presente, insieme ad amministratori e tecnici, il vicario diocesano don Davide Pagnottella, è stata dedicata alle chiese. Sul territorio comunale ce ne sono 33 dichiarate inagibili e alcune sono state già sottoposte a interventi di ripristino. Gli interventi di messa in sicurezza hanno riguardato il santuario della Madonna delle Grazie e le chiese del Carmine e di Nepezzano. Nei prossimi giorni sarà avviata la messa in sicurezza di quelle dello Spirito Santo, di Spiano, per la quale è necessaria una nuova scheda Aedes che comprenda anche le abitazioni vicine, e di Rapino, in attesa del via libera dal Cor. Sono stati stanziati finanziamenti, invece, per la chiesa dell'Annunziata e per il duomo.
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