Tentato omicidio, arrestato un giovane 

Martinsicuro, 26enne brasiliano ferisce con una coltellata un connazionale di 39 anni che gli doveva dei soldi

MARTINSICURO. Per un presunto debito da saldare lo ha accoltellato alle spalle infilandogli la lama tra la spalla ed il collo, procurandogli una ferita che il medico del pronto soccorso ha potuto suturare stabilendo una prognosi di 15 giorni. Il fatto è accaduto lo scorso 2 luglio, ma solo dopo indagini e testimonianze il sostituto procuratore Francesca Zani ha stabilito il fermo di polizia spedendo l’aggressore in carcere. J.S.S., 26 anni, brasiliano senza fissa dimora in Italia è accusato di tentato omicidio, possesso di oggetti atti ad offendere e danneggiamento aggravato. Il ferito è un suo connazionale di 39 anni. Tra i due era iniziata una discussione legata al presunto debito non restituito poi degenerata. L’arrestato, ad un certo punto, probabilmente per non aver ottenuto la restituzione dei soldi, era sceso in strada a Martinsicuro scagliandosi contro l’auto del connazionale. La vettura, una Fiat Panda, è stata per questo motivo danneggiata con un sasso in diverse parti; il proprietario ha cercato di frenare la furia del 26enne il quale, approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo, lo ha colto di sorpresa pugnalandolo fra spalla e collo. Secondo il pm, con l’intento di uccidere. Dopodichè, J.S.S. lo ha lasciato a terra sanguinante ed è fuggito. Il ferito e è stato soccorso da alcuni presenti che hanno chiamato l’ambulanza e l’uomo è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero. I medici hanno suturato la ferita, non molto grave, stabilendo una prognosi di 15 giorni. Del caso sono stati investiti subito i carabinieri della stazione di Martinsicuro che hanno ascoltato il 39enne ed alcuni testimoni ricostruendo i fatti. Alla procura della Repubblica di Teramo è stato rimesso il rapporto e il sostituto procuratore, considerando il pericolo di fuga del 26enne, ha emesso il fermo di indiziato di reato per cui i militari truentini hanno arrestato e trasferito in carcere il brasiliano. Essendo senza fissa dimora, il 26enne avrebbe potuto lasciare l’Italia per tornare in Brasile o andare altrove, sottraendosi alle sue responsabilità. Per questo motivo è stato dispsoto il fermo.
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