Teramo, a rischio frana il centro storico di Canzano

Il Comune chiede aiuto. E un’enorme fenditura si apre nel campo tra il quartiere di Teramo alta e la statale 81

TERAMO. Frane e ancora frane. La terra in provincia di Teramo non smette di muoversi.

L’EMERGENZA CANZANO. «Ampi tratti del territorio di Canzano stanno franando, anche lo stesso centro storico. Abbiamo bisogno di aiuto». L’appello arriva dal sindaco di Canzano Franco Campitelli e dal vice, Biagio Di Pietro. Il Comune sta provvedendo con le proprie forze a interventi su piccole frane. Ma da solo non ce la fa contro la forza della natura. Il vicesindaco individua tre situazioni a rischio. La prima riguarda il centro storico di Canzano: il muraglione che circonda parte degli antichi caseggiati si è letteralmente spaccato. «Già ci aveva dato dei problemi», spiega Di Pietro, «tanto che abbiamo fatto un progetto diviso in tre lotti. Il primo lotto è stato ultimato un anno e mezzo fa: è stata realizzata una paratia con pali e quella parte ha retto. Non è stato così per l’altra parte non interessata dai lavori. E il risultato si vede. Per ripristinare condizioni di sicurezza dobbiamo avviare al più presto i lavori sul resto del muro, che sta sprofondando a valle. Per il secondo lotto forse il finanziamento è in arrivo, ma di sicuro ci serve un milione per il terzo. E’ imprescindibile: si è creata una fessura molto larga e quel muro regge parte del centro storico. E’ in pericolo un fronte di 80 metri delbelvedere». Ma sta franando anche la collina di Santa Maria. «La strada di accesso all’abitato è intransitabile», spiega il vicesindaco, «lì peraltro ci sono due aziende agricole: ci si arrangia con una stradina nemmeno asfaltata ma alla prima pioggia rischia di essere chiusa. In quella zona ha ceduto più di un ettaro di collina». La strada è da rifare: serviranno 150mila euro. Il progetto è stato già presentato al Genio civile e alla Regione. Poi c’è lo smottamento Pluvicciano. «Lì si amplia il fronte della frana. C'è bisogno di un intervento urgente sulla provinciale che collega la 26/A alla 26/B, cioè le due strade principali a servizio di Canzano, quella che sale in paese e quella che collega a Castelnuovo. La situazione in definitiva è drammatica: ci vogliono interventi tempestivi. Se la primavera sarà piovosa rischiamo grosso»

TERAMO ALTA. Un’enorme fenditura, visibile anche dal centro della città, è comparsa da un paio di giorni in un campo di colle Izzone. Il terreno in questione si trova sopra la statale 81 e circa 200 metri sotto il quartiere noto come “Teramo alta”, realizzato lungo la provinciale per Miano. «Sappiamo di questo movimento», dice il sindaco Maurizio Brucchi, «e i tecnici lo stanno monitorando. Per ora è sotto controllo».

SGARBI A CAMPLI. Vittorio Sgarbi ieri mattina è stato a Campli e insieme al sindaco, Pietro Quaresimale, ha fatto un giro per il centro storico. «Da cittadino onorario di Campli non potevo non venire di persona ad accertare quanti danni hanno causato il terremoto e la successiva ondata di maltempo. Ho sentito in diverse occasioni il sindaco e ho tentato di attivare il ministero perché tenesse conto dell’importanza straordinaria dei monumenti di Campli, delle sue chiese, della Scala Santa», ha dichiarato il critico d’arte. Sgarbi ha ribadito di voler interessare personalmente la Soprintendenza affinché intervenga con urgenza per ripristinare e restaurare i monumenti danneggiati. (red.te)

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