Studenti, istituzioni e cittadini sfilano insieme a Teramo contro la mafia nel ricordo di Falcone (foto Luciano Adriani)

Teramo, la città unita ricorda il sacrificio di Falcone e Borsellino / Video

Nell'anniversario della strage di Capaci, migliaia di studenti e cittadini, con le istituzioni in testa, hanno sfilato nel ricordo di chi ha combattuto la mafia

TERAMO. “Palermo chiama Italia…e Teramo ha risposto”. Ha superato ogni aspettativa di partecipazione la manifestazione promossa dalla “Fondazione Falcone” e dal Ministero per l'Istruzione, cui la città, le sue istituzioni e u giovani hanno aderito con grande entusiasmo. La piazza di Teramo, insieme ad altre piazze Italiane, è stata connessa con la Sicilia per ricordare e costruire un futuro migliore. Ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Ma non solo: onorare anche gli eroi silenziosi che compiono fino in fondo il proprio dovere e stigmatizzare i “disastri” causati anche dalla mano dell’uomo, quali ad esempio “Rigopiano”.

Teramo, una città in piazza per ricordare Falcone e Borsellino
Palermo chiama... Teramo ha risposto. Una partecipazione superiore a ogni aspettativa ha caratterizzato oggi la manifestazione organizzata per non dimenticare Falcone e Borsellino. Con le istituzioni unite in prima fila hanno sfilato gli studenti di tutte le scuole e tanti cittadini. Alla fine la lettura dei nomi delle vittime, l'esecuzione del Silenzio, il lancio dei palloncini bianchi (video di Luciano Adriani)

La celebrazione del 23 maggio a Teramo si è svolta in due momenti: al mattino la location sarà l’Università degli Studi dove dalle 8,30 alle 10,30 vi saranno attività in tre aule. Nell’aula 11 dedicata alla “Scuola che vogliamo”, dove le attività saranno moderate dall'attore e regista Manuele Morgese, 13 scuole abruzzesi presenteranno le loro buone pratiche, concluderà il video “La Bussola della Legalità”. L’aula 10, “Spazio legalità” moderata dal professor Marco Cervellini, sarà dedicata a progetti scolastici, performance e riflessioni sul senso della legalità. L’Aula 12, moderata dallo scrittore Mauro Monni, e denominata “Polis della Legalità” presenta percorsi di orientamento dalla scuola primaria all’Università con performance e presentazioni di esperienze anche di alternanza Scuola-Lavoro. In contemporanea alle attività nelle aule è stato aperto il “Villaggio della Legalità”, dove gli alunni della scuola primaria hanno preparato gli striscioni con le frasi e i colori della Legalità. Il villaggio è stato impreziosito dagli stand allestiti dalle Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, con mezzi speciali e attrezzature utilizzate nel loro lavoro. La mattinata si è concentrata nell’Aula magna dell’Università, dove si sono susseguiti i saluti istituzionali e la riflessione sull’eredità di Falcone e Borsellino insieme a Pietro Sparacino, Luca Maggitti e Francesca Martinelli, con i rappresentanti della Consulta studentesca. Quindi si è parlato anche della tragedia di Rigopiano con la squadra del Soccorso alpino della Guardia di Finanza che è intervenuta sul luogo del disastro. La riflessione si è conclusa con gli interventi del presidente del Parco Gran Sasso Monti della Laga, Tommaso Navarra, e del parroco di Scampia don Aniello Manganiello. Nel pomeriggio, alle ore 15.30, la manifestazione è scesa in piazza con un corteo che ha preso il via da Largo Madonna delle Grazie con circa tremila tra rappresentanti delle istituzioni, studenti e cittadini. In prima fila lo striscione "Palermo chiama.... Teramo risponde" sorretto dal sindaco Maurizio Brucchi, dal presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, dal prefetto Graziella Patrizi, dal  procuratore Antonio Guerriero, dal questore Enrico De Simone, dal rettore dell'Università Luciano D'Amico, dal comandante dei carabinieri colonnello Pier Vittorio Romano, dal comandante della Finanza colonnello Paolo Balzano e dai rappresentanti di Polizia municipale, Vigili del fuoco, Ufficio scolastico regionale e provinciale. Dopo aver attraversato il centro cittadino, il corteo è approdato lungo la scalinata del Duomo. Qui la giornata commemorativa si è conclusa con la lettura da parte del Prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, dei nomi delle vittime della strage di Capaci e via D’Amelio e con l'esecuzione del Silenzio e il volo di tanti palloncini bianchi.