Tortoreto, aperto dopo 3 anni di attesa l’Ecomuseo del mare 

Ieri l’inaugurazione da parte del commissario Tarricone La raccolta di Colligere ha trovato finalmente una casa

TORTORETO. La tradizione marinara e i ricordi della comunità di Tortoreto hanno finalmente una casa. Inaugurato ieri pomeriggio, infatti, l’Ecomuseo del Mare sul lungomare sud, dopo quasi tre anni dall’avvio dell’iter di sistemazione della struttura comunale che lo ospita. Al suo interno foto storiche, molluschi e pesci, reti da pesca, abbigliamento marittimo e perfino una lampara ed una Bandiera Blu. Parte, questa, della collezione dell’associazione Colligere, raccolta in decenni attraverso iniziative e donazioni dei tortoretani, in particolar modo della comunità di marinai. Un patrimonio che poi l’associazione ha a sua volta messo nelle mani del Comune di Tortoreto, ma che non è fruibile dall’autunno del 2014, quando fallì tra mille difficoltà l’ultimo tentativo di un gruppo di giovani di riportare in auge il museo di Colligere, ospitato allora in una struttura privata. In quella stagione arrivò l’annuncio dell’amministrazione del sindaco Alessandra Richi di voler ristrutturare la vecchia casetta in piazzale del Marinaio per spostarci i cimeli, con l’aiuto dei fondi europei veicolati dalla Regione Abruzzo e dall’ente pubblico-privato Gac Costa Blu. Poi, però nuovi ostacoli inattesi: la caduta dell’amministrazione, il tesoro di Colligere al centro di una disputa legale tra Comune e proprietario dell’edificio privato, infine i danni provocati da nuove infiltrazioni nella struttura comunale. Un lungo percorso quello che ha portato all’Ecomuseo, che il commissario prefettizio Francesco Tarricone ha voluto ricordare nella cerimonia di inaugurazione, pur con la discrezione e l’equilibrio imposti dal periodo pre-elettorale che vive la città. Per il commissario, l’evento è stato anche l’occasione per salutare i tortoretani, a pochi giorni dalla fine del suo mandato. All’inaugurazione dell’ecomuseo è stato anche proiettato il documentario “I’è lu mar”, che è diventato parte integrante del patrimonio esposto.
Luca Tomassoni
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