Tortoreto, il pm scagiona l’ex sindaco per gli scuolabus 

Appalto alla ditta Fratarcangeli, chiesto il rinvio a giudizio per quattro vertici della società e un ex dirigente comunale

TORTORETO. Un’indagine durata tre anni, un avviso di conclusione notificato pochi mesi fa a sette indagati e una successiva richiesta di archiviazione per l’ex sindaco e l’ex capo dei vigili urbani scandiscono i passaggi conclusivi della maxi inchiesta sull’appalto scuolabus alla ditta Fratarcangeli. Nei giorni scorsi, infatti, il pm Davide Rosati (titolare del fascicolo) ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio per cinque dei sette indagati stralciando i nomi dell’ex sindaco di Tortoreto Alessandra Richi e del vice comandante dei vigili urbani Angelo Romagnoli, attualmente in aspettativa, e all’epoca dei fatti comandante facente funzioni. Il pm ha chiesto il processo per l’ex dirigente comunale Paqualina Clementoni, attualmente in pensione e all’epoca dei fatti responsabile del settore scolastico, gli amministratori della società Fratarcangeli di Frosinone Giovanni e Angelo Fratarcangeli, Vincenzina Cocco e il referente locale della società Giacomino Di Giacomo .L’appalto scuolabus alla ditta Fratarcangeli a Tortoreto rappresenta il terzo filone di una maxi inchiesta che negli anni ha riguardato anche Teramo e Silvi (quest’ultimo ente solo come parte lesa) e per cui, in questi ultimi due casi, c’è già un processo in corso. L’indagine, portati avanti dagli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Teramo e da quelli della sezione di polizia giudiziaria della polstrada di Teramo, riguarda presunte irregolarità contrattuali nella manutenzione e nel rispetto delle norme di sicurezza dei mezzi che all’epoca, in più occasioni, vennero fermati in strada.
Le accuse contestate sono diverse: per gli amministratori della società il pm ipotizza la frode nelle pubbliche forniture, la falsità materiale commessa dal privato e l’uso di atto falso; per l’ex dirigente comunale l’omissione d’atti d’ufficio. I fatti contestati dalla Procura si riferiscono ad un periodo compreso tra il 2015 e il 2017, quindi abbracciano un arco di tempo in cui, dopo la caduta dell’amministrazione Richi, c’è stata anche la gestione commissariale dell’ente. Nel gennaio di quest’anno la nuova amministrazione comunale ha revocato l’appalto alla Fratarcangeli per «reiterate violazioni del contratto» e «gravi inadempimenti» affidando il servizio alla ditta Angelino (la stessa di Teramo) che nell’appalto del 2015 si era piazzata al secondo posto nel bando di gara.
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