Tortoreto, nuova sfida Comune-Eni 

Riparte un contenzioso legale per avere 198mila euro di Imu e Tasi dalla società che gestisce la piattaforma Eleonora

TORTORETO. Davide ci riprova contro Golia: è nuovo scontro legale tra il piccolo Comune di Tortoreto e l’enorme multinazionale Eni. Oggetto del contenzioso, questa volta, sono i 198mila euro di Imu e Tasi (la tassa sui servizi pubblici) del 2016 che il municipio ha chiesto al colosso che gestisce la piattaforma offshore di estrazione del metano Eleonora al largo della costa tortoretana. Ma in ballo c’è molto di più. Un esito favorevole della battaglia potrebbe aprire per Tortoreto un nuovo rubinetto di fondi sempre aperto, da cui poter attingere ogni anno per rimpolpare il proprio bilancio e non una tantum come finora.
Inoltre il caso potrebbe fare giurisprudenza a livello nazionale e avviare un vero e proprio assalto all’Eni da parte di altri comuni. Il municipio di Tortoreto è infatti il primo a sfidare la multinazionale sul fronte delle tasse sugli immobili per le annualità dal 2016 in poi. Tutti i comuni che hanno sfidato il colosso dell’energia, infatti, si sono limitati a chiedere gli arretrati fino all’annualità 2015, grazie anche ad una sentenza della Corte di Cassazione favorevole. Poi, però, nel 2016 una nota del Ministero delle Finanze ha di fatto scoraggiato il via a nuovi contenziosi per le annualità successive, pur riconoscendo un buco normativo riguardo alle piattaforme marine, che da una parte rientrano dentro i confini comunali, ma dall’altra non sono iscritte nel catasto edilizio urbano. Tortoreto ci ha provato lo stesso, tentando la via dell’accatastamento della piattaforma e inviando ad aprile alla multinazionale la cartella con l’accertamento della Tasi non pagata per l’anno 2016, ottenendo come risposta un ricorso presso la Commissione tributaria provinciale.
Nei giorni scorsi, quindi, la giunta del sindaco Domenico Piccioni ha deciso di costituirsi in giudizio difendendo la propria posizione di creditore davanti alla commissione. «Andiamo avanti con la nostra battaglia nel recupero dei crediti avviata nel 2017», commenta il vicesindaco e assessore al bilancio Francesco Marconi, che aggiunge: «Ci inorgoglisce il fatto di essere il primo comune a sfidare l’Eni su questo fronte, come ci hanno seganalto dalla stessa multinazionale». In totale, con le diverse cartelle inviate, il Comune di Tortoreto ha chiesto all’Eni circa un milione di euro. In questi giorni sta per spendere i primi 600mila euro ottenuti con il primo contenzioso vinto, quello per l’Imu e la Tasi dal 2012 al 2015. Entro, infatti, con quei fondi sarà portata a termine la riqualificazione della sede stradale del lungomare Sirena, attraverso la sostituzione dell’asfalto e interventi risolutivi sulle aree di sosta danneggiate dalle radici, sui cordoli della passeggiata e sulle condotte di raccolta dell’acqua piovana: nei giorni scorsi è stato affidato l’incarico tecnico.
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