Trasferiti i grandi pescherecci per dare più spazio al diporto 

Cominciata ieri la rivoluzione degli ormeggi: la flotta da pesca andrà tutta nel primo braccio a nord La banchina di riva verrà liberata in modo da allargare la capienza del porto turistico a 460 unità

GIULIANOVA. Cambiano gli ormeggi al porto e di conseguenza vengono modificate le dislocazioni di alcuni pescherecci tra quelli di maggiore stazza che stazionano all’interno del bacino. Ieri mattina ha avuto luogo la prima fase di una progettualità da tempo avviata dal comandante della capitaneria di porto Claudio Bernetti e dal presidente dell'Ente porto Marco Verticelli: due pescherecci (lo Sparviero e il Vichingo) ormai da tempo stabilmente ormeggiati lungo la banchina di riva “Marinai d’Italia” sono stati dislocati in corrispondenza del primo braccio a nord (il cosiddetto terrapieno) dello scalo marittimo, dove già sono disposti tutti gli altri pescherecci della flotta giuliese.
Il nuovo ormeggio è stato creato per gli effetti di una riorganizzazione logistico-ricettiva dell’intero scalo. E sempre ieri mattina c’è stata una prova generale per il riposizionamento delle catenarie degli ormeggi grazie all’opera di subacquei incaricati dall’Ente porto. L'ultimo peschereccio a spostarsi, una volta concluse le prove tecniche per individuare la migliore soluzione per tutti, sarà Il Faro. Il diverso dislocamento delle tre unità rappresenta uno dei tasselli che serviranno a completare la definitiva consegna della banchina di riva al diporto, alla città e ai turisti, quale zona nevralgica di passeggio e di contatto con il mare per tutti i giuliesi. Non solo. Di fatto la concentrazione di tutti gli operatori della pesca in un'unica parte del porto consentirà di ottimizzarne le attività operative e commerciali in un'ottica di razionalizzazione degli spazi. Inoltre il recupero della darsena, ove attualmente erano ormeggiate le imbarcazioni in maniera stabile e prolungata, permetterà di incrementare ulteriormente la capacità ricettiva delle unità da diporto che, dalle attuali 400, potranno passare a 460 ed oltre. Un balzo notevole per l’incremento del segmento turistico giuliese. E si potrà recuperare anche quel discorso aperto anni addietro con gli appassionati di nautica della Val Vibrata che auspicavano maggiori spazi all’interno del porto di Giulianova.
Sull’operazione conclusa ieri il comandante Bernetti afferma: «La distribuzione dei posti di ormeggio e l'ottimizzazione delle destinazioni d'uso della banchina di riva rappresentano un obiettivo comune che la guardia costiera ed Ente porto sì sono sin dall'inizio prefissati tra le priorità da raggiungere in quel cammino di crescita dello scalo che, passo dopo passo, punta a proiettarlo come assoluta eccellenza del centro Adriatico. In questo percorso, non può che giovare la disponibilità degli operatori della pesca, che per primi sono gli interpreti e i custodi delle esigenze della realtà giuliese».
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