Travolto da un motoscafo mentre nuota 

Decisa l’autopsia sul corpo del 63enne Mario D’Eustacchio. È caccia al proprietario della barca che lo ha investito 

SILVI. La certezza è che sia stato investito dall’elica di una barca, forse un motoscafo, mentre nuotava al largo di Silvi. Ma servirà l’autopsia per capire se sia stato ucciso da quelle lesioni oppure da un malore che potrebbe averlo colpito prima in acqua. È una dinamica ancora da chiarire quella che deve raccontare il perché della morte di Mario D’Eustacchio, 63enne di Silvi, marittimo in pensione, esperto nuotatore ed appassionato di lunghe nuotate al largo. Un uomo molto conosciuto a Silvi dove il fratello Enzo è armatore e proprietario di una vongolara.
Per il momento il sostituto procurato di turno Greta Aloisi ha aperto un fascicolo per omicidio colposo delegando alle indagini la guardia costiera e disponendo l’autopsia che sarà eseguita domani dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra che ieri sera ha fatto una prima ricognizione.
I fatti si sono verificati nel tardo pomeriggio di ieri al largo di Silvi, nello specchio di mare antistante il tratto di spiaggia libera che si trova davanti alla pineta del Pescatore. E qui che gli amici di sempre hanno raccontato di aver visto per l’ultima volta Mario che, così come faceva spesso soprattutto nel tardo pomeriggio, era solito fare una lunga nuotata al largo. Ieri sera però familiari e amici non lo hanno visto rientrare.
Nel frattempo è arrivato l’allarme di un pescatore che intorno alle 19, mentre stava andando a sistemare le reti con la sua barchetta, ha visto un corpo galleggiare. Immediatamente ha lanciato l’allarme e in poco tempo sul posto è arrivata la motovedetta della guardia costiera che ha provveduto al recupero. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale di Giulianova per essere identificata e qui i militari della guardia costiera hanno subito notato quelle ferite su una parte del viso e del corpo compatibili con lesioni provocate dall’elica di una barca il cui conducente potrebbe non essersi accorto di nulla. I risultati della ricognizione cadaverica hanno confermato la presenza di gravi lesioni compatibili con l’investimento, ma ora sarà l’autopsia a fare chiarezza definitiva e soprattutto ad accertare se l’uomo sia stato investito quando ancora era vivo. Intanto la guardia costiera, agli ordini del tenente di vascello Claudio Bernetti, ha avviato le prime ricerche per individuare i conducenti delle barche che nel pomeriggio di ieri hanno solcato quel tratto di mare antistante Silvi.
(hanno collaborato
Alfonso Aloisi
e Domenico Forcella)
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