Tua, 4 controllori a bordo fanno scendere gli abusivi 

Martinsicuro, il raddoppio del personale dopo le aggressioni ha dato effetti Dieci immigrati saliti senza biglietto a Villa Rosa costretti ad abbandonare il bus

MARTINSICURO. Questa volta erano in quattro e nessuno dei “portoghesi” ha potuto ribellarsi. Ha funzionato, almeno per il momento, la decisione di Tua di assegnare alla linea Giulianova - San Benedetto del Tronto quattro controllori contro i soliti due per stanare chi voleva viaggiare a scrocco sul bus delle linee di trasporto pubblico abruzzese.
Una decina di stranieri ci hanno provato e hanno tranquillamente percorso un pezzo di tratta senza pagare il biglietto e senza presentare un regolare abbonamento. E infatti a Villa Rosa, quando sono saliti i controllori a bordo, ai dieci stranieri non è rimasto altro che scendere. Per loro la corsa era finita lì. Qualcuno avrebbe provato ad alzare il tono della voce ma non l’ha avuta vinta, visto il cospicuo numero di controllori. Nella ormai famigerata linea, venerdì sera, le cose sono dunque andate diversamente rispetto a mercoledì scorso quando erano volati insulti, sputi e offese personali.
I controllori di Tua, che sono quotidianamente bersaglio di invettive da parte degli stranieri ma anche di italiani che pretendono di viaggiare gratis, senza biglietto e spesso senza documento, da sempre lamentano il disagio dei passeggeri “abusivi”. Una delle linee particolarmente “calde” è quella che da Giulianova fa scalo ad Alba Adriatica (stazione ferroviaria) per proseguire, poi, per Villa Rosa e Martinsicuro fino a San Benedetto del Tronto.
Mercoledì i due controllori saliti a bordo per il consueto giro d’ispezione avevano chiesto agli immigrati e ai due italiani di esibire il biglietto o l’abbonamento. Nessuno ne aveva uno. All’invito a scendere dal bus, sono volate parole grosse, sputi e insulti fino all’arrivo dei carabinieri. Anche peggio la sera dopo erano andate le cose ad un autista a Giulianova stazione che per aver rifiutato di trasportare un passeggero fino ad Alba Adriatica, perché non era prevista la fermata richiesta, ha rimediato un pugno al volto. Per quel gesto è stato denunciato un 22enne romano che deve rispondere di lesioni personali ed interruzione di pubblico servizio.
La Filt Cgil, per questa serie continua di episodi nel Teramano come in tutt’Abruzzo, ha chiesto provvedimenti tesi a garantire la sicurezza del personale e l’obbligo per tutti i passeggeri di pagare il biglietto e l’abbonamento. Viaggiare a scrocco, infatti, nel 2016, sarebbe costato all’azienda di trasporto abruzzese circa tre milioni di euro.
Alex De Palo
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