La stanza da cui si è sprigionato il fumo nella casa

TERAMO

Va a fuoco l'acquario e rischia di morire soffocato

Un 45enne riesce a chiamare i vigili del fuoco dal suo appartamento avvolto da un fumo denso e acre

TERAMO. Va in corto l'impianto dell'acquario e rischia di morire per il fumo dell'incendio. La presenza di spirito del proprietario di un alloggio, in via Rivacciolo (inizio della salita per Colleparco), a Teramo, ha evitato il peggio, questa mattina, consentendo a una squadra dei vigili del fuoco di riportare la situazione sotto controllo. I pompieri hanno operato nell'appartamento, posto su due livelli, dopo l'allarme lanciato dal padrone di casa. Un uomo di 45 anni, mentre era in camera, ha avvertito un improvviso rumore e l'odore acre del fumo che risaliva dal soggiorno. Qui stava infatti cominciando ad andare a fuoco l'impianto di pompaggio dell'acquario. Non senza qualche difficoltà, a causa del scarsa visibilità causata dal fumo denso che sprigionava dalle fiamme, il titolare dell'alloggio è riuscito ad attraversare il soggiorno, che è collocato a un livello più basso dell'appartamento, e a raggiungere un balcone da cui ha chiamato il 115. Subito dopo, i vigili del fuoco sono riusciti a entrare nella casa indossando gli autoprotettori e, una volta individuato l'acquario avvolto in una nuvola di fumo nero, hanno spento il focolaio utilizzando un estintore ad anidride carbonica. Successivamente, hanno completato l'estinzione degli altri materiali incendiati con getti d'acqua del naspo collegato all'autobotte. Per smaltire il fumo che aveva invaso l'appartamento, i vigili del fuoco hanno utilizzato un motoventilatore. Il principio di incendio ha danneggiato una limitata porzione del solaio e causato l'annerimento di tutte le pareti della zona giorno, in parte di quella notte. L'intero appartamento è stato reso temporaneamente inagibile.

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