Villa Ranalli in abbandono «Insidiati da erbacce e topi» 

Protestano i vicini del vecchio stabile sulla Statale 16 a Cologna Spiaggia Il Comune: «Da soli l’area non la possiamo pulire». Potature nella zona nord

ROSETO. Erba alta, muri che cadono a pezzi e sporcizia in un edificio a ridosso della statale 16. È Villa Ranalli, a Cologna spiaggia su via Nazionale, un luogo ormai abbandonato dove di notte trovano rifugio i senzatetto. I proprietari della villa vivono da diversi anni in America e sembrano irrintracciabili.
La scorsa estate un gruppo di cittadini colognesi, con le loro case a ridosso del cortile della villa, avevano denunciato questa situazione di degrado. «Oggi le cose sono peggiorate», dice un cittadino molto contrariato, «l’erba è altissima e ha circondato la struttura, oltre a fuoriuscire dal cortile sulla Statale 16 e, con i primi caldi, rischiamo di ritrovare nei nostri cortili topi e serpenti provenienti dalla villa. Non ci stiamo, qualcuno deve muoversi per risolvere questa situazione».
La vecchia amministrazione comunale, dopo molteplici segnalazioni, aveva individuato i proprietari notificando loro l’obbligo di pulizia dell’intera area; visto il non intervento si accertò l’inottemperanza con i vigili urbani e il Comune provvide prima a bonificare il sito dall’eternit, e in seguito a pulire l’intera area attivando una procedura le cui spese di pulizia erano anticipate dal Comune, per poi riaddebitarle agli effettivi proprietari ma, con la rottura della ruspa, le procedure di pulizia furono interrotte.
Adesso, oltre al problema della fitta vegetazione, si aggiunge anche lo stato di degrado dell’edificio. L’attuale amministrazione potrebbe intervenire per ripulire l’area. «Io invito i cittadini colognesi a venire in Comune», dice l’assessore alla manutenzione Nicola Petrini, «e insieme cerchiamo di trovare una soluzione. Purtroppo con le nostre risorse non possiamo provvedere da soli alla pulizia dell’area, di conseguenza dovremmo chiedere a qualche privato».
Intanto il Comune, tramite le ditte Ecologia trasporti e Gdg, sta provvedendo alla potature di alcuni alberi nella zona sud della Nazionale, nel tratto compreso tra via Marche e via Tacito (lato est) e nel tratto compreso tra via Basilicata e via Iseo (lato ovest). Si tratta di interventi di routine, in particolare di alleggerimento della chioma, per evitare che i numerosi alberi presenti nel territorio cittadino, da grande risorsa ecologica, si possano trasformare in potenziale pericolo.
«Stiamo intervenendo per eliminare i rami pericolanti», dice l’assessore Petrini, «in questo modo i pini, alcuni dei quali non venivano potati da anni, adesso possono presentare un aspetto diverso, con una chioma più rada. Ma questo non vuol dire che le potature non vengano effettuate secondo le regole. Dobbiamo, d’altro canto, garantire la sicurezza dei cittadini, siano essi pedoni o automobilisti. Nelle strade interne, inoltre, ci sono alcune piante, in particolare lecci, assolutamente inadeguate a zone altamente edificate. In questo caso, visto che sono ormai presenti da tempo, stiamo lavorando per mantenerle e contenerle, sempre tenendo presente la sicurezza dei rosetani e dei turisti. Le ditte sono in grado di svolgere il lavoro richiesto nel miglior modo possibile», conclude Nicola Petrini, «non comprendiamo, quindi, le critiche rivolte dal coordinamento nazionale alberi e paesaggio. Penso che l’obiettivo comune sia quello della salvaguardia del verde pubblico a Roseto che però non può prescindere dalla sicurezza dei cittadini e di chi si trova a frequentare la nostra città».
©RIPRODUZIONE RISERVATA