Chieti, il campus dell'università d'Annunzio

CORONAVIRUS / PREVENZIONE

Ateneo d'Annunzio, lezioni sospese fino a venerdì 28. Esenzione a Teramo

Decreto d'emergenza: task force per reperire e distribuire materiale sanitario, nuove modalità di percorso per chi arriva dal Nord, stop gite scolastiche

PESCARA. Proseguirà fino a venerdì 28 febbraio la  sospensione delle lezioni frontali e dei seminari all'università d'Annunzio di Chieti-Pescara. Esenzione dall'obbligo di frequenza nell'ateneo di Teramo.

leggi anche: Il tribunale di Lanciano Allerta Coronavirus, il tribunale di Lanciano sospende le udienze. Ma non chiude Il Presidente firma il provvedimento, il primo di una sede giudiziaria fuori dalle "zone rosse" del Nord. Ma lascia alla discrezionalità dei giudici "la valutazione delle cause da trattare,” e affida ai magistrati, “la gestione delle cause in modo che non vi sia affollamento"

Il sito web dell'ateneo informa che «tutte le attività sospese saranno recuperate in base a tempi e a modalità rese note appena possibile» e che «sono garantite le sessioni di esami di profitto, esami di stato e le sedute di tesi di laurea e dottorato». Istituito, inoltre, un comitato, presieduto dal rettore, deputato a «monitorare costantemente l'evoluzione dell'emergenza in atto». Quanto alle tesi di laurea e dottorato, «verranno svolte in assenza di pubblico esterno. Pertanto, parenti e amici dei laureandi, che dovranno sostare all'esterno degli edifici, per motivi prudenziali sono pregati di evitare inutili assembramenti». Nella nota informativa dell'ateneo, si legge inoltre che «il rettore ha disposto la sanificazione di tutti gli ambienti interessati e la chiusura delle aule che presentano criticità». Chiuse anche le biblioteche delle sedi di Chieti e Pescara fino al 28 febbraio. La giornata Open Day prevista per il prossimo 28 febbraio è rimandata a data da destinarsi. Sono invece garantite le attività che comportano contatti diretti: segreterie studenti, segreterie didattiche, servizio di tutorato e ricevimento studenti. Si invita l'utenza a limitare, ove possibile, il contatto diretto con i destinatari utilizzando modalità alternative previste e indicate nel sito web di ateneo (posta elettronica e telefono)».

«L'Università di Teramo ha deciso di esentare dall'obbligo di frequenza delle lezioni, per la settimana del 24 febbraio, gli studenti residenti nelle regioni in cui sono state adottate restrizioni ai sensi del decreto legge numero 6 del 23 febbraio. L'esenzione si riferisce al corso di laurea in Medicina veterinaria, l'unico dell'ateneo per il quale è previsto l'obbligo di frequenza». Lo fa sapere l'università degli studi di Teramo in una nota pubblicata sul sito web dell'ateneo.

La riunione della Regione con medici e Asl

L'Abruzzo attiva una task force per il reperimento e la distribuzione di materiale sanitario di difesa dal Coronavirus e nel contempo stabilisce le modalità di percorso per coloro che provengono dal Nord, sia dalle zone rosse sia dalle zone non rosse. Altri provvedimenti possono riguardare il provvedimento di blocco delle gite scolastiche, in linea con quanto già stabilito dal ministero dell'istruzione (Miur) in tutto il Paese. Tutto questo nel rispetto di quanto previsto dal nuovo Decreto d'emergenza sul Coronavirus con il quale il consiglio dei ministri ha fermato anche gli appuntamenti sportivi (comprese le partite di calcio di serie A) nelle regioni del Nord attualmente esposte.

Le decisioni sull'emergenza Coronavirus sono state prese nel corso di una riunione operativa convocata dal presidente Marco Marsilio e dall'assessore alla Salute Nicoletta Verì, e alla quale hanno partecipato - oltre ai dirigenti e funzionari del Dipartimento - i rappresentanti della Protezione civile regionale, delle Asl, dei medici di medicina generale, dell'Anci e delle Prefetture. Al termine della riunione è stato sottolineato come al momento in Abruzzo non vi sia alcun caso di Coronavirus, "ma per far fronte a eventuali emergenze che possono verificarsi nei prossimi giorni, sono stati stabiliti dei protocolli operativi" .

In particolare nella nota della Regione si legge che è stato deciso che per coloro che provengono dalle aree del Nord Italia non rientranti nelle zone rosse, si distinguono due tipologie di casi: gli asintomatici che non hanno avuto contatti significativi con persone a rischio (per essere considerato contatto significativo non basta essere stati su un vagone ferroviario o in un centro commerciale) non vengono presi in carico; per coloro che accusano invece stati febbrili o altre sintomatologie, viene attivata la sorveglianza sanitaria passiva, vale a dire che il soggetto dovrà prendere contatti con la propria Asl di competenza, comunicare i propri dati e successivamente informare la stessa Asl di eventuali improvvisi peggioramenti.

Per coloro - sempre asintomatici - che hanno avuto invece contatti significativi con persone provenienti dalle zone rosse (o che siano partiti dalle zone rosse prima del divieto di lasciare le stesse aree), c'è l'obbligo dell'isolamento fiduciario domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva. Vale a dire che sarà la Asl a contattare, a intervalli regolari, il soggetto e verificare eventuali mutamenti del quadro clinico. Su queste categorie di soggetti non viene eseguito il test per il Covid 19, a meno di un mutamento significativo del quadro clinico.

"Per tutti gli altri casi", si legge nella nota, "restano ferme le indicazioni già introdotte nei giorni scorsi, vale a dire il non recarsi autonomamente nei Pronto soccorso (per evitare la potenziale diffusione di un eventuale contagio), ma rivolgersi sempre prima telefonicamente al proprio medico di famiglia o alle guardie mediche, che attueranno un triage telefonico e solo eventualmente attiveranno il protocollo di presa in carico ospedaliera, che verrà gestito dal 118 in sicurezza".

Il problema delle gite scolastiche è stato affrontato dal Consiglio dei ministri e quindi inserito nel decreto dell'emergenza. Il ministero dell’Istruzione ha informato i presidi che, in attesa dell’adozione formale dell’ordinanza prevista dal decreto, per motivi precauzionali, i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020. “Le misure approvate consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero" dice il ministro Lucia Azzolina nel messaggio diffuso su Fb: "Una richiesta che ho portato all’attenzione dei colleghi di Governo e che farò in modo di rendere operativa già nelle prossime ore”. “Una precauzione – prosegue il ministro – che a mio avviso si rende necessaria in questo scenario. Il Governo e le autorità sanitarie stanno facendo un lavoro serio e scrupoloso tenendo conto di un quadro che muta rapidamente”.

"E' importante - è il commento dell'assessore Verì - coniugare l'esigenza di non sottovalutare casi potenziali con la necessità di operare un filtro su criteri ben precisi, perché un accesso indiscriminato e incontrollato ai protocolli rischia di mettere in crisi l'intero sistema, che invece deve essere pienamente operativo per eventuali reali necessità".

Nel corso della riunione si è parlato dell'approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza, i cui quantitativi saranno aumentati, sia delle assunzioni straordinarie aggiuntive di personale sanitario dedicato esclusivamente alle strutture coinvolte nella gestione dell'emergenza: "La Regione è pronta a mettere in campo tutte le misure previste dal Decreto, a partire dal divieto all'effettuazione delle gite scolastiche". Infine la task force per il reperimento e la distribuzione di materiale sanitario sarà attivata grazie anche alla collaborazione con l'Anci (associazione dei Comuni).