Apre le porte al pubblico palazzo Sipari casa natale di Croce

Nelle stesse stanze vide la luce il cugino Erminio fondatore del Parco nazionale d'Abruzzo

 PESCASSEROLI. Apre i battenti ai visitatori il Palazzo Sipari, l'imponente edificio del 1839 dove nacquero il filosofo Benedetto Croce e suo cugino, Erminio Sipari, fondatore del Parco Nazionale d'Abruzzo. Per la prima volta la casa-museo è da oggi accessibile al pubblico in gruppi composti da massimo dieci persone.  Dell'intero palazzo sono visitabili due piani, oltre le scuderie: il piano nobile e le camere da letto, compresa quella che ospitò il re Vittorio Emanuele. Dopo quattro anni, la Fondazione "Erminio e Zel Sipari", nata per volontà della marchesa e ultima erede di Erminio Sipari, la figlia Maria Cristina (venuta a mancare nel 2006) mette a disposizione della collettività il grande patrimonio artistico e culturale della famiglia. Tra le massicce mura del Palazzo Sipari il tempo si è fermato con gli ambienti rimasti intatti. Ricchi di poltrone, sedie, ninnoli e biblioteche traboccanti cultura, storia, pensiero filosofico dei due cugini che volevano una Pescasseroli moderna e liberale: Benedetto Croce, filosofo, politico e storico e Erminio Sipari, deputato del Regno d'Italia e fondatore del Parco Nazionale d'Abruzzo. Il primo Parco nato insieme a quello del Gran Paradiso, che dagli anni '20 ha portato alto nel mondo il valore spirituale ed economico della natura, concetto divenuto nel linguaggio moderno "sviluppo sostenibile". Un messaggio lanciato nel 1910 dallo storico balcone al primo piano del Palazzo da Benedetto Croce in visita a Pescasseroli.  Il filosofo, salutando i concittadini dal balcone disse: «Pescasseroli sarà frequentata da tanti turisti ed escursionisti e diventerà famosa». Sipari era anche console di Pescasseroli del Touring Club Italiano e membro della Commissione per la conservazione delle natura che ha perorato fin dai primi del novecento, la realizzazione dell'area protetta che si rese indispensabile dal 1913 per il concreto pericolo di estinzione del camoscio e dell'orso marsicano. Nel salotto del balcone le foto dei due cugini sono ancora esposte su un tavolino di fronte ad una delle tante biblioteche, accanto ad un divano. Il filosofo lasciò Pescasseroli da bambino, mentre Sipari, dopo gli studi in ingegneria a Torino, visse stabilmente nel Palazzo della cittadina montana, da cui intratteneva la sua attività commerciale e politica.  Al secondo piano si possono invece visitare le camere da letto. C'è la stanza che ospitò il Re Vittorio Emanuele in visita a Pescasseroli per una battuta di caccia in Camosciara, riserva di caccia reale prima di diventare zona di riserva integrale con l'istituzione del Parco. E c'è la stanza cosiddetta "delle puerpere", allestita per i parti e nella quale nacquero Croce e Sipari. Il regno dell'ingegnere Sipari è invece al piano terra dove c'è lo studio esattoria. Due stanze tappezzate di documenti sull'attività della centralina idroelettrica e i progetti dell'ingegnere. Nella seconda stanza il deputato teneva incontri politici in un salottino che ancora oggi conserva la scrivania vicino alla finestra. Nelle scuderie al piano terra è stata allestita la biglietteria ed una mostra storica che espone foto e ritagli originali di stampa d'epoca.

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