Bus e trasporto pubblico La rivoluzione è partita 

Giuliante: da marzo 2020 la tratta L’Aquila-Roma diventerà commerciale Una delibera di giunta ridisegna la mappa delle concessioni in tutta la regione

L'AQUILA . La tratta L'Aquila-Roma coperta dalla Tua, da marzo prossimo, passerà da servizio in concessione a commerciale. E sarà oggetto - ad annunciarlo è il presidente della società di trasporto pubblico, Gianfranco Giuliante - di una ristrutturazione generale, «con prezzi, orari e corse concorrenziali». Tariffe e servizi che dovranno necessariamente essere adeguati alla concorrenza di mercato, in un'ottica di economicità. È questo il passaggio chiave della delibera approvata, venerdì scorso, dalla giunta regionale, presieduta dal vice presidente, Emanuele Imprudente, in quanto il presidente, Marco Marsilio, è in viaggio in America. La giunta, presente l'assessore ai trasporti, Umberto D'Annuntiis, ha dato il via libera al Piano dei servizi minimi del trasporto pubblico locale procedendo all'individuazione dei lotti per l'affidamento dei servizi extraurbani ed urbani. Anche la tratta Teramo- Giulianova- L'Aquila- Roma subirà delle modifiche: non sarà più una corsa unica, ma "spezzata" con cambio dell'autista, ma non del mezzo, all'Aquila.
La tratta urbana di Pescara resterà in house, servita dalla Tua; quella del capoluogo abruzzese sarà in house con il comune dell'Aquila, servita da Ama, mentre andranno a gara, previa intesa con i comuni, le linee urbane di Chieti e Teramo, come anche tre lotti extraurbani concentrati prevalentemente nel Chietino. Infine, ci saranno diciotto affidamenti diretti con lotti sottosoglia, ovvero che non superano i 300mila chilometri annui. Tutte le altre linee di trasporto regionale resteranno a Tua, che copre circa il 60 per cento del trasporto pubblico abruzzese.
«Da circa un anno», spiega il presidente Tua, Giuliante, «svolgiamo il servizio di collegamento extraregionale L'Aquila- Roma senza contributo regionale. Continueremo a farlo, seppure da marzo in regime autorizzativo e non più concessionario, fino a quando ci sarà un'oggettiva sostenibilità. Nel frattempo, stiamo lavorando ad un piano di ristrutturazione, sempre nella logica di salvaguardia dei servizi, che consenta all'azienda di essere competitiva sul mercato, quando la tratta in questione diventerà commerciale».
Il direttore generale della Tua, Maximilian Di Pasquale, spiega come «il piano dei servizi minimi sia propedeutico alla definizione dei lotti (l'insieme di tratte omogenee) che andranno a gara. Si agirà su tre direttrici: l'affidamento in house tramite la Tua, il ricorso a gara pubblica per i lotti regolari e l'affidamento sottosoglia (ne sono previsti diciotto), per le corse che non superano i 300mila chilometri annui».