Calano le assenze per malattia Ma a Teramo vince il virus

I risultati della cura Brunetta per i dipendenti pubblici. I dati di gennaio: il caso dell’amministrazione provinciale teramana. Presenze record nella Asl di Pescara al secondo posto il Comune di Celano. Nella media i dati rilevati alla Regione

PESCARA. Diminuiscono in generale le assenze per malattia dei dipendenti pubblici nel mese di gennaio, ma ci sono alcune eccezioni. Prima fra tutte quella rappresentata dall’amministrazione provinciale di Teramo. Nell’ente di via Milli, secondo i dati del ministero, si è registrato un incremento delle assenze di quasi il 100 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009.

L’influenza ha fatto danni anche nei Comuni di Spoltore e Martinsicuro, sebbene la percentuale di assenteismo rilevata non superi mai il 45%. L’ente pubblico più virtuoso (vedi tabella), che conquista il primo posto, è la Asl di Pescara con un calo delle assenze di circa il 61%, segno che qui forse il vaccino antinfluenzale ha fatto più effetto che altrove.

Nel mese di gennaio le assenze per malattia dei dipendenti pubblici, rispetto allo stesso mese del 2009, sono diminuite in media del 6,1 per cento mentre le assenze per altri motivi sono diminuite del 5,7 (la stima è riferita al complesso delle amministrazioni pubbliche, ad esclusione dei comparti scuola, università e pubblica sicurezza). La rilevazione statistica, realizzata dal ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Istat (istituto di statistica), si basa sui dati trasmessi a Palazzo Vidoni da 4.409 amministrazioni pubbliche. Dalla lettura dei dati, consultabili sul sito www.innovazionepa.it si ha la conferma dell’inversione di tendenza delle assenze per malattia dopo i forti incrementi dell’estate scorsa. Già a dicembre, in concomitanza con il nuovo decreto Brunetta su fasce orarie di reperibilità più vincolanti (9-13 e 15-18), si era registrato un primo assestamento del fenomeno (+6% al netto dell’influenza).

Eccetto il caso Provincia di Teramo, gli andamenti di gennaio indicano una sorta di stabilizzazione del fenomeno intorno a livelli considerati fisiologici raggiunti nel primo anno di applicazione della legge nº 133/2008. Va comunque precisato che a gennaio il “rischio influenza” è stato più basso di circa il 9% rispetto allo stesso mese 2009.

Le variazioni più rilevanti riguardano Regioni e Province autonome (-11,1%), le Asl (-10,2%) e i Comuni (-9,5%). Le assenze per malattia registrano variazioni tra il -15,1% delle regioni del Nord Est e il -1,3% di quelle del Centro. Le Regioni in cui si registrano le diminuzioni più sensibili sono Valle d’Aosta (-38,7%), Molise (-29,3%), Lombardia (-26,1%). (a.mo.)