Cultura, Sos delle associazioni a Barca

«Signor ministro, ci hanno tagliato i fondi e abbiamo avviato la cassa integrazione»

PESCARA. «Gentile signor ministro, le scriventi Istituzioni, così come tutti gli Enti e le Associazioni che operano nel settore, non sono più in grado di proseguire nella loro attività, per cui hanno unanimemente deciso di chiedere l'avvio della procedura di collocamento in cassa integrazione indistintamente per tutti i loro dipendenti se non verrà ripristinato dalla Regione Abruzzo un adeguato finanziamento dell'intero settore». Inizia così la lettera-appello che scrivono una ventina di associazioni culturali di Chieti, Teramo, L’Aquila , Pescara, Avezzano e Sulmona al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca oggi all’Aquila.

«In Abruzzo cala il sipario sulla cultura: per la Regione lo spettacolo deve finire,

si crea altra disoccupazione», sostengono le istituzioni culturali che nella lettera spiegano di aver avviato le procedure di collocamento per la cassa integrazione.

Sono circa mille i posti di lavoro in ballo.

«Dopo diversi appelli ai rappresentanti della Regione Abruzzo ed incontri ottenuti grazie all'appoggio di alcuni consiglieri di maggioranza ed opposizione, la situazione è ora in attesa di risoluzione che necessita di un intervento concreto entro il mese di giugno», si legge nella lettera.

Le istituzioni lamentano il costante e progressiva riduzione - per il quarto anno consecutivo - dei finanziamenti relativi alla cultura, circa l’80% rispetto allo stanziamento del 2008 fino ad arrivare al 100 % in altri casi. Le Istituzione inoltre segnalano di aver chiesto al governatore Chiodi di essere ammessi nel Patto per lo Sviluppo senza però ricevere risposte. «E vuoti», aggiungono sono rimasti sin qui gli appelli rivolti a importanti referenti regionali e in primis alla giunta regionale».

Al ministro le istituzioni chiedono che una parte minima dei fondi messi a disposizione della Regione dal ministero sia destinato a sostenere alle attività culturali, riconoscendo loro una importanza strategica: «Già il solo 7% di questi fondi consentirebbe una piena ripresa delle attività dell'intero settore.Le saremo, pertanto estremamente grati, signor ministro», concludono, «se vorrà accordarci un incontro per consentirci di illustrarle in maniera più completa e diffusa il presente appello».(cr.re.)

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