I nodi della sanità, tagli agli stipendi negli ospedali. La Cgil: «una scelta politica»

È ancora scontro sul salario accessorio negato agli infermieri e ai medici, Fusari: «Il risanamento dei conti pagato da chi lavora, si fa cassa sul personale»
PESCARA. Il taglio del salario accessorio da 11 milioni di euro agli stipendi di infermieri, medici, operatori socio sanitari e personale amministrativo è stato «una precisa scelta politica». Secondo la Fp Cgil, non si è trattato «di un mero adempimento legislativo» ma di un’azione mirata a «fare cassa» sul personale degli ospedali. Lo dicono il segretario generale Abruzzo Molise Luca Fusari e il coordinatore regionale Sanità pubblica Marco De Marco che, ora, promettono: «Il risanamento della sanità regionale pagato da chi lavora. La Fp Cgil», spiegano Fusari e De Marco, «metterà in campo tutte le iniziative utili a tutela del salario di chi lavora».
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