Imprese, 600 milioni per lo sviluppo

2 Febbraio 2011

Firmato l'accordo tra Banca dell'Adriatico e Confindustria di Pescara e Chieti

PESCARA. Seicento milioni di euro per sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese della regione. E' questa la sostanza dell'accordo firmato ieri a Pescara tra il presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero, il presidente di Confindustria Chieti Paolo Primavera e Dario Pilla, direttore generale di Banca dell'Adriatico.

Si tratta di un secondo accordo che fa seguito a quello del 2009 orientato soprattutto al sostegno delle imprese nella fase più difficile della crisi finanziaria internazionale (in Abruzzo c'erano state oltre 1.300 richieste). «Questo secondo accordo», spiega il direttore generale Pilla, «conferma e prolunga gli strumenti attuati da quello precedente, come la linea di credito aggiuntiva per la gestione degli insoluti, i programmi di ricapitalizzazione, l'allungamento fino a 270 giorni delle scadenze a breve termine e il rinvio rate su mutui e leasing, ma permetterà anche di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca».

Il plafond di 600 milioni è, destinato specificamente a interventi e investimenti nei tre ambiti strategici individuati da Banca dell'Adriatico: crescita dell'impresa con lo sviluppo di iniziative per migliorare i parametri patrimoniali e la cultura creditizia; internazionalizzazione, per sviluppare nuove strategie sui mercati esteri attraverso il supporto operativo in 40 paesi nel mondo dove è presente il gruppo bancario; innovazione, con il finanziamento e sviluppo di programmi di ricerca, acquisizione di nuove tecnologie, raccordo tra banca, impresa e università.

L'intesa pescarese recepisce a livello locale l'accordo nazionale del 23 settembre tra Confindustria ed Intesa Sanpaolo, che prevede un plafond di 10 miliardi di euro, «segnando ancora una volta», dice Pilla, «la forte collaborazione sui singoli territori tra il sistema confindustriale e il gruppo Intesa Sanpaolo».

«La finanza», spiega il presidente di Confindustuira Pescara Enrico Marramiero «è una leva essenziale per la crescita delle imprese. In Italia servono però relazioni tra banche e imprese più moderne e trasparenti. Questo accordo va in questa direzione e soprattutto offre strumenti concreti sui veri bisogno delle nostre aziende: internazionalizzazione e innovazione, leve di crescita e vie di uscita alla crisi. Decisamente di valore poi», aggiunge, «lo strumento del Modello diagnostico di autovalutazione finanziaria, che rende autonoma l'azienda nell'ottenere un primo quadro dei propri punti di forza e di debolezza attraverso il quale, in un rapporto di collaborazione con la banca, identificare le migliori strategie di crescita da perseguire».

Per il presidente di Confindustria Chieti Primavera «nell'attuale momento critico per la nostra economia, il dialogo e gli accordi col sistema bancario rappresentano la strada maestra per interpretare la domanda del mondo dell'impresa. Il confronto con le banche a livello territoriale costituisce un presupposto essenziale per rendere operativi gli accordi nazionali e rispondere alle richieste delle nostre Pmi».

«L'intesa», conclude Dario Pilla «valorizza ancora di più il nostro rapporto con le imprese del territorio e rafforza il sostegno che Banca dell'Adriatico nelle province di Pescara e Chieti offre al tessuto produttivo locale. In particolare, ci aiuta a dialogare in modo più approfondito e chiaro sugli aspetti di valutazione del credito e dei business aziendali». (a.d.f.)