LE BARRIERE SULL'A14

Lavori più lunghi sui viadotti marchigiani, no di pm e giudice ad Autostrade: finora tutto fermo

La concessionaria chiedeva una cantierizzazione diversa per la sostituzione della barriere a Fermo e Porto San Giorgio. Ma il diniego si traduce in un "rimprovero"

PESCARA. Autostrade per l'italia (Aspi) sta perdendo tempo nei lavori di sostituzione delle barriere in new jersey su alcuni viadotti dell'A14 nella regione Marche. E' in pratica con questa subdola accusa che il procuratore prima e il giudice delle indagini preliminari di Avellino poi hanno dato parere negativo e quindi respinto l'istanza di autorizzazione presentata dai direttori del VI e VII Tronco della concessionaria autostradale per ottenere la variazione temporanea della modalità di cantierizzazione sui viadotti e che erano stati dissequestrati il 20 dicembre scorso.

Si tratta nel caso di tre viadotti sull'A14 che si trovano nei comuni di Fermo e Porto San Giorgio nelle Marche: Fosso San Biagio, Campo Filone e Petronilla, nel tratto Pescara Ovest e Pedaso. Altra richiesta riguardava i viadotti sull'A16.

La Procura di Avellino e il Gip sono gli stessi che conducono l'inchiesta sulla sicurezza delle barriere e che le hanno per motivi di sicurezza sequestrate sui viadotti costringendo Autostrade a dimezzare la carreggiata in questi tratti.

“La sistematica presentazione – si legge nel rigetto dell’istanza firmata dal Gip – a distanza di pochi giorni l’una dall’altra (la prima è del 2 gennaio mentre l’ultima è del 12 gennaio, ndr), di istanze di dissequestro parziale per ottenere l’autorizzazione alla modifica delle modalità di cantierizzazione già concordate con i competenti uffici ministeriali, sta purtroppo determinando un ingiustificato rallentamento degli interventi di sostituzione delle barriere laterali in sequestro, tanto che, ad oggi – come evidenziato dall’Ufficio di Procura – neppure una sola delle barriere è stata sostituita”.