Tirelli: "Il presidente Cossiga? Un paziente ideale"

L'oncologo Umberto Tirelli racconta il suo incontro con Francesco Cossiga, colpito dalla sindrome da stanchezza cronica: "Ha vinto il cancro, era un uomo forte"

Ho conosciuto Francesco Cossiga quando si ricoverò presso il dipartimento dell’Istituto dei Tumori di Aviano, che dirigo, per studiare a fondo il suo problema di stanchezza severa, della quale era affetto e che era insorto anni prima dopo la diagnosi di cancro da cui era peraltro guarito. Così gli era stato consigliato dalla Columbia University di New York, alla quale si era rivolto. E’ stato il mio unico paziente ad aver tenuto una conferenza stampa durante il ricovero per spiegare perché si trovasse in un istituto dei tumori: «Meglio prevenire le varie illazioni che potrebbero venir fuori, considerando che ho avuto anche il cancro al colon anni fa» mi disse. 
 
E’ stato un eccellente testimonial della sindrome della stanchezza cronica (o CFS) della quale era affetto, patologia poco conosciuta in Italia e soprattutto discriminata. Cossiga aveva  dichiarato più volte che grazie ai trattamenti ricevuti per la sua stanchezza aveva vissuto dei buoni periodi di benessere. Questa sua testimonianza mi ha fatto ovviamente molto piacere. Grazie a Cossiga e ai suoi interventi sui media, tra cui anche a Porta a Porta, i pazienti con CFS hanno potuto avere una valida testimonianza di cosa sia questa patologia così debilitantee delle differenze che esistono con la depressione, con la quale viene spesso confusa.

 Cossiga diceva infatti di essere stato per molto tempo affetto dalla depressione in passato ma che la sindrome da stanchezza cronica fosse un’altra cosa. Peraltro, negli ultimi anni, risulta che anche la depressione fosse ritornata in maniera severa. Comunque, mi risulta che né la stanchezza cronica, né la depressione, né tantomeno il cancro, che aveva così coraggiosamente affrontato e sconfitto, siano state la causa della sua morte. Cossiga era un appassionato di medicina, informatissimo sulle sue diverse malattie, candidato a ricevere la laurea honoris causa in medicina. Un paziente comunque ideale.

* Direttore Dipartimento di Oncologia Istituto Nazionale Tumori di Aviano (Pordenone)