Tre città abruzzesi nel Monopoly

Chieti, Teramo e L'Aquila nelle caselle del celebre gioco da tavolo

 PESCARA. Il nome Parco delle Vittorie dirà poco ai più. Ma per gli appassionati di Monopoly, il gioco finanziario-immobiliare inventato nel 1934 da un ingegnere disoccupato, Charles B. Darrow, e diffuso dalla casa editrice Parker Brothers, è la casella più esclusiva, la più costosa e ambita. Nella nuova edizione italiana del gioco dedicata alle città per i 150 anni della Repubblica (il gioco sarà nei negozi nel 2011) La casella del Parco delle Vittorie va a Chieti. Il capoluogo di provincia abruzzese, infatti, ha battutto tutte le altre città italiane nel concorso telematico lanciato dalla società Hasbro concessionaria del gioco. Il concorso ha promosso 22 città italiane. Di queste tre sono abruzzesi. Oltre Chieti c'è infatti Teramo che prende il posto nella casella "Vicolo Corto" e L'Aquila che si aggiudica la casella "Bastioni Gran Sasso". Nell'edizione europea del gioco le caselle occupate dalle abruzzesi sono assegnate rispettivamente a Parigi, Vilnius e Sofia. Sono state 218.482 le preferenze collezionate da Chieti, cinque volte quelle di Milano per la quale si era speso anche il sindaco Letizia Moratti con un appello al voto rivolto ai concittadini, mentre l'assessorato del suo comune dopo una mozione approvata dal consiglio comunale, aveva messo a disposizione 4 postazioni in centro per invitare i milanesi a votare.  Ai teatini invece è bastato il tam tam telematico messo in piedi dalla community di TifoChieti.com, il portale che raccoglie i tifosi della squadra di calcio cittadina. La mobilitazione è partita il 28 maggio quando uno dei membri della community ha parlato nelle pagine del forum del concorso indetto da Monopoly. Subito è stata creata una pagina all'interno del forum e il popolo neroverde si è messo in marcia sotto le continue sollecitazioni sia del gruppo di TifoChieti su Facebook, che ha quasi 3mila iscritti, sia con un gruppo Facebook specifico denominato "Chieti sul nuovo Monopoly, votiamo tutti!" che alla fine del concorso ha raccolto quasi 1.400 iscritti.  Negli ultimi giorni, con la certezza di aver acquisito un vantaggio più che rassicurante, la community ha deciso di dirottare almeno parte dei voti verso l'Aquila che è così entrata nel gioco.  Esulta il vicepresidente del Consiglio Comunale di Chieti Alessandro Marzoli (Pd) «La nostra città ha stravinto il confronto con realtà molto più grandi come Reggio Calabria e Milano. Si tratta di una vittoria che conferma che quando si tratta di portare in alto il nome del nostro capoluogo non siamo secondi a nessuno».  E dire che il suo collega Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Comune a Milano aveva duramente rimproverato la Moratti per il suo appello al voto: «Siamo al tragicomico», aveva dichiarato, «anche un bambino sa che un sindaco deve occupare il suo tempo a gestire la città e non a dedicarsi ai destini di un gioco in scatola».  Ma forse il sindaco Moratti aveva ragione. Anche perché il tradizionale Monopoly italiano prende in prestito i nomi delle strade di Milano (quello orginale americano le prende dalla toponomastica di Atlantic City). E poi vuoi mettere la popolarità? Si gioca a Monopoly praticamente in tutto il mondo. Tranne che a Cuba, dov'è vietato perché «gioco capitalista».

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