Una scena tratta dal film Un cane andaluso di Luis Buñuel

TURNO DI NOTTE

Che noia certi eventi: meglio dormire

Una delle cose che rendono insopportabile l’estate non è il caldo. Anche quello afoso di questi giorni, lo si riesce a sopportare: basta un ventilatore oppure fare un po’ di corrente aprendo due finestre su lati opposti della casa. No, quello che dà fastidio è un ricatto morale al quale rischiamo tutti di soggiacere. Quale? Consumare in silenzio i cosiddetti prodotti culturali: teatro, cinema, concerti e così via, giù giù fino ai temibili “eventi” che trasformano anche un panino e un bicchiere di vino in una messa laica alla quale partecipare con compunzione. Dovremmo avere il coraggio di ribellarci, di non andare all’evento che non si può mancare. Oppure di andarci e neutralizzare la noia che suscita in noi nel più naturale dei modi: dormendo. Flaiano ha tessuto un elogio del sonno a teatro utile anche per altri spettacoli. «Ci sono spettatori che dalla sgradevolezza di uno spettacolo vengono spinti nella più ostinata insonnia», scriveva lo scrittore abruzzese. Secondo lui, invece, se non il sonno, è il dormiveglia, lo stato fra coscienza e sogno, che va rivalutato: «Quante volte in quegli istanti lo spettatore non ha creduto di capire tutto, anzi di intuire? È in quegli istanti che abbiamo lo spettatore perfetto, unico, ideale». Al prossimo evento noioso al quale parteciperemo, ricordiamoci di questa ricetta-Flaiano. Appisoliamoci.
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