CERIMONIA A ROMA

Da Chiara al fratellino di Accumoli, ecco i Giovani alfieri della Repubblica / VIDEO

Premiati in 29 al Quirinale per le loro storie di altruismo e generosità che hanno commosso l'Italia. Il presidente Mattarella: "Voi siete l'altra Italia, la vostra presenza esprime l'allegria di una concezione della vita straordinariamente positiva"

ROMA. Da Chiara, la ragazza di Tarquinia con una protesi alla gamba che arriva terza a miss Italia e reagisce con dolce fermezza agli haters del web. A Luigi che con grande maturità salva il fratellino dalla casa distrutta dal terremoto ad Accumoli. Ai fratelli Tommaso e Filippo Bolondi, 10 e 12 anni di Milano, che con l'aiuto del padre realizzano Olly, l'app buona che risponde a domande positive. I ragazzi del "Belluzzi" di Rimini che hanno ideato un busto rigido, altamente tecnologico, con il solo obiettivo di migliorare la vita di un compagno che ha avuto un incidente stradale. Ed anche i 20 bambini della scuola primaria di Baone (Padova) che hanno scelto volontariamente di vaccinarsi contro l'influenza in arrivo per proteggere la compagna di scuola ammalata di leucemia e immunodepressa. Eccola "l'altra Italia" di Sergio Mattarella: un Paese che da nord a sud esprime energie positive che non ti aspetti di questi tempi, soprattutto perchè si sta parlando di giovani. Anzi giovanissimi.

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Gli alfieri della Repubblica, conosciamoli meglio
Le video interviste dopo la cerimonia al Quirinale (da Augusto Cantelmi di Tv 2000)

Loro sono i 29 "Giovani alfieri della Repubblica» riuniti al Quirinale dove le loro storie di eroismo e solidarietà hanno commosso ed emozionato, snocciolando invenzioni sanitarie, applicazioni al servizio di chi ha handicap, salvataggi in mare e la forza di tanti che nonostante disabilità aiutano il prossimo. «La vostra presenza qui mette allegria, l'allegria di una concezione della vita straordinariamente positiva», ha sottolineato il capo dello Stato dopo averli premiati ad uno ad uno. «Quello che avete fatto a voi sembra normale, ed è normale, e avete ragione. Ma è giusto far vedere che questa è la normalità della vita, perché - ha aggiunto Mattarella - aiutare gli altri rende la vita migliore».