TURNO DI NOTTE

La felicità coniugale di Ennio e Maria

"Per ultima Maria (ma non ultima). A Lei rinnovo l'amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio". Maria è Maria Travia, la moglie di Ennio Morricone, il musicista romano morto, l’altra notte, all’età di 91 anni. A lei si è rivolto il compositore di musiche da film due volte premio Oscar al termine del necrologio scritto da lui stesso, in vista della morte che sentiva prossima. Insieme al suo Ennio, Maria ha trascorso 64 dei suoi 87 anni. Erano uniti da un amore quieto, esclusivo e non vulnerabile. Uno di quegli amori che accompagnano le persone nel viaggio della vita lasciando dietro di sé una scia di rimpianto e di vuoto che stordisce.

Li immagini, Ennio e Maria, come Eugenio Montale e la sua Mosca, discendere le scale di questo itinerario in cui si è guidati dalla stella polare di una felicità quieta e appassionata insieme. Come in quei versi in cui il poeta ricordava quel viaggio – lui vivo e lei morta – in un’invertita simmetria con quella che oggi lega Ennio e Maria: "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale /e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino./Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio./Il mio dura tuttora, né più mi occorrono/le coincidenze, le prenotazioni,/le trappole, gli scorni di chi crede/che la realtà sia quella che si vede".

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