Allianz stadium vuoto

PALLA AL CENTRO

Non c'è niente di più sacro che il calcio

Un pasticcio, comunque la si metta. Per una settimana, l’Italia ha fatto i conti con l’emergenza coronavirus prendendo provvedimenti impattanti sulla salute pubblica, sull’economia e sul sistema scolastico. Senza grosse polemiche. Le stesse forze politiche – rissose su tutto e il contrario di tutto – hanno deciso di fare un passo indietro in nome e per conto dell’unità nazionale. Lo sport in linea di massima si è allineato. Ma nel momento in cui si sono toccati gli interessi e la sensibilità della fede calcistica ecco che è scoppiato il putiferio. Tante le ragioni in campo, una sola certezza: il caos. Perché il sistema calcio italiano è andato in corto circuito. La tempistica dei provvedimenti – e su questo sono tutti d’accordo – ha generato confusione. Che, a sua volta, ha sprigionato l’ira delle varie tifoserie, prigioniere dei propri egoismi. Interessi di bottega più che di sistema. Ma a colpire è la mancanza di lucidità. Parlano tutti e spesso a sproposito, il più delle volte ignorando che le regole del calcio si intrecciano con quelle delle istituzioni. E che comunque l’emergenza coronavirus è straordinaria, quindi senza precedenti e con orizzonti ancora da definire. In Italia e nel mondo. E così se si gioca a porte chiuse sale il partito che senza pubblico non è calcio; se, invece, si rinviano le partite ecco che si protesta per interessi di parte. Di certo se giovedì si fosse posticipata tutta la giornata di serie A in calendario nel week end si sarebbero avute meno polemiche. Comunque qualcuno si sarebbe lamentato, ma con meno argomentazioni. A parole tutti danno la priorità alla salute pubblica, però poi ognuno mette davanti le proprie ragioni. Il calcio è lo specchio fedele di un’Italia che tende ad accartocciarsi su se stessa. Dopo le polemiche di sabato, ieri il consiglio di Lega si è riunito in conference call, ma, tanto per rendere l’idea, non c’è stata intesa su nulla. È l’Italia signori. C’è una nazione pressoché ferma, un’economia di per sé debole destinata a pagare dazio al coronavirus e tante altre emergenze legate a un evento eccezionale. Eppure il problema è Juventus-Inter, perché rinviarla e perché no. Mah... @roccocoletti1

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