tribunale

Firma falsa, postino condannato

Raccomandata mai consegnata a una donna in attesa di lavoro

LANCIANO. Aveva firmato la ricevuta di ritorno di suo pugno ma senza consegnare la raccomandata alla destinataria, che per mesi aveva atteso, invano, l’arrivo della missiva. Per quel mancato recapito il postino, Mauro Casalanguida, è stato condannato a un anno di reclusione.

I fatti risalgono al 2008. Una donna di Lanciano, F.D.A., stava aspettando un verbale di accertamento dell’invalidità civile che doveva esserle recapitato dalla Asl e che le serviva da presentare come criterio preferenziale nella ricerca di un posto di lavoro. Dopo aver atteso per circa due mesi, la donna si è rivolta alla Asl venendo a scoprire che il documento era stato spedito, anche se a lei non era mai arrivato. Ma la raccomandata non era andata persa: l’azienda sanitaria, infatti, aveva come controprova della spedizione effettuata la ricevuta di ritorno, firmata però da qualcun altro. Da qui è scattata la denuncia e le indagini, che hanno permesso di risalire a chi doveva consegnare la raccomandata.

Secondo l’accusa Casalanguida, all’epoca dipendente di un’azienda di servizi di trasporto che aveva un appalto con Poste Italiane, avrebbe firmato la ricevuta di ritorno senza consegnare la posta. Un comportamento che ha arrecato un danno a F.D.A., che avrebbe così perso le occasioni di lavoro. La donna si è costituita parte civile, rappresentata dall’avvocato Alfonso Ucci. Il giudice Francesco Marino ha condannato il postino per falso in atto pubblico a un anno di reclusione, pena sospesa, e al risarcimento del danno da stabilire in sede civile. (s.so.)

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