Operaio morto alla De Cecco, tre indagati
Avvisi di garanzia al patron dell'azienda e a due dirigenti. Domani l'autopsia
ORTONA. Tre avvisi di garanzia per la morte di Massimiliano Bucci, l'operaio vittima di un fatale infortunio alla De Cecco di Villa Caldari. Partono oggi su iniziativa del sostituto procuratore Lucia Anna Campo. Destinatari delle comunicazioni di inizio indagini sono il proprietario dell'azienda, Filippo Antonio De Cecco, e due persone con ruoli di responsabilità nell'azienda.
Si tratta del responsabile per le misure di sicurezza e del capo del reparto in cui lavorava Bucci, ucciso sul colpo dal meccanismo interno di una macchina per il confezionamento della pasta.
Gli avvisi sono un atto dovuto, il primo capitolo di un'indagine che si basa su un'ipotesi di omicidio colposo. Ma anche provvedimento strumentale, a un passo decisivo verso la verità. Si tratta dell'autopsia sulla salma dell'operaio che a questo punto potrebbe essere fissata per domani.
L'esame è stato affidato a Paolo Ferrante, del dipartimento di Medicina legale dell'università di Chieti, e gli indagati avranno la facoltà di nominare a loro volta un consulente di parte designato ad assistere all'autopsia. Gli accertamenti compiuti già nelle ore successive all'incidente dai carabinieri della compagnia di Ortona, coordinati dal capitano Gianfilippo Manconi, avevano stabilito che Bucci era rimasto incastrato nel dispositivo, venendo ucciso all'istante.
Sulla causa del decesso, l'ipotesi in attesa di conferma nell'esito dell'autopsia è quella di lesione grave sulla parte alta della colonna cerebrale.
Altro pezzo fondamentale delle indagini saranno i rilievi tecnici sulla macchina per il confezionamento, un impianto a bancata che allestisce i vassoi di cartone destinati alla linea di pasta all'uovo della multinazionale abruzzese.
La macchina è stata sequestrata dalla procura di Chieti per consentire ai consulenti l'effettuazione dei test di sicurezza e le simulazioni sul funzionamento, necessari per ricostruire la dinamica dell'incidente.
Dalla De Cecco fanno sapere che l'accaduto risulta inspiegabile, visto che la normale operazione non prevede l'apertura dello sportello di vetro che protegge l'operatore dall'azione del dispositivo che carica le sagome in cartone per trasformarle in vassoi.
Bucci avrebbe invece aperto quello sportello, secondo la versione dell'azienda, per poi essere colpito probabilmente alla nuca dal braccio idraulico che aziona la parte mobile dello stampo per l'allestimento a incastro degli scatoli.
Il sindaco di Orsogna, Alessandro D'Alessandro, avrebbe voluto vedere ieri la salma del lavoratore ma non è stato possibile accedere all'obitorio. I funerali si terranno nella chiesa di San Nicola di Bari, a Orsogna, con ogni probabilità domani, lo stesso giorno previsto per l'autopsia.
Si tratta del responsabile per le misure di sicurezza e del capo del reparto in cui lavorava Bucci, ucciso sul colpo dal meccanismo interno di una macchina per il confezionamento della pasta.
Gli avvisi sono un atto dovuto, il primo capitolo di un'indagine che si basa su un'ipotesi di omicidio colposo. Ma anche provvedimento strumentale, a un passo decisivo verso la verità. Si tratta dell'autopsia sulla salma dell'operaio che a questo punto potrebbe essere fissata per domani.
L'esame è stato affidato a Paolo Ferrante, del dipartimento di Medicina legale dell'università di Chieti, e gli indagati avranno la facoltà di nominare a loro volta un consulente di parte designato ad assistere all'autopsia. Gli accertamenti compiuti già nelle ore successive all'incidente dai carabinieri della compagnia di Ortona, coordinati dal capitano Gianfilippo Manconi, avevano stabilito che Bucci era rimasto incastrato nel dispositivo, venendo ucciso all'istante.
Sulla causa del decesso, l'ipotesi in attesa di conferma nell'esito dell'autopsia è quella di lesione grave sulla parte alta della colonna cerebrale.
Altro pezzo fondamentale delle indagini saranno i rilievi tecnici sulla macchina per il confezionamento, un impianto a bancata che allestisce i vassoi di cartone destinati alla linea di pasta all'uovo della multinazionale abruzzese.
La macchina è stata sequestrata dalla procura di Chieti per consentire ai consulenti l'effettuazione dei test di sicurezza e le simulazioni sul funzionamento, necessari per ricostruire la dinamica dell'incidente.
Dalla De Cecco fanno sapere che l'accaduto risulta inspiegabile, visto che la normale operazione non prevede l'apertura dello sportello di vetro che protegge l'operatore dall'azione del dispositivo che carica le sagome in cartone per trasformarle in vassoi.
Bucci avrebbe invece aperto quello sportello, secondo la versione dell'azienda, per poi essere colpito probabilmente alla nuca dal braccio idraulico che aziona la parte mobile dello stampo per l'allestimento a incastro degli scatoli.
Il sindaco di Orsogna, Alessandro D'Alessandro, avrebbe voluto vedere ieri la salma del lavoratore ma non è stato possibile accedere all'obitorio. I funerali si terranno nella chiesa di San Nicola di Bari, a Orsogna, con ogni probabilità domani, lo stesso giorno previsto per l'autopsia.
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