ortona: solidarietà

Raccolti 920 euro per Fabrizio L’auto per disabili è più vicina

ORTONA. Fabrizio è nel cuore di Ortona, che non dimentica le sue difficoltà e quotidianamente si adopera per sostenerlo. A differenza di una macchina istituzionale ancora troppo lenta e lacunosa,...

ORTONA. Fabrizio è nel cuore di Ortona, che non dimentica le sue difficoltà e quotidianamente si adopera per sostenerlo. A differenza di una macchina istituzionale ancora troppo lenta e lacunosa, cittadini e associazioni proseguono nell’opera di solidarietà verso Fabrizio Iezzi, 25enne ortonese affetto da tetraplegia da trauma, una complessa forma di paralisi causata da un bruttissimo incidente di cui purtroppo è stato vittima. Mentre il ragazzo attende ancora l’installazione di un montacarichi nella palazzina Ater dove risiede con la famiglia all’interno di un appartamento al secondo piano, da cui può uscire grazie a un montascale non particolarmente semplice da manovrare, l’Acgo - Associazione culturale giovani ortonesi - si è fatta promotrice di una raccolta fondi in suo favore per mezzo di salvadanai distribuiti in diversi locali pubblici della città. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di contribuire all’acquisto di un’autofurgoncino munito di pedana affinchè lo sfortunato 25enne possa essere facilitato negli spostamenti.

Questa forma di aiuto nasce dal forte desiderio di una delle migliori amiche di Fabrizio, nonché socia dell'Acgo, Anastasia Annecchini. Nei giorni scorsi i salvadanai sono stati ritirati dall’associazione e l’ammontare raccolto è stato quantificato in 920 euro. C'è comunque ancora la possibilità di effettuare donazioni tramite Iban IT23G0760115500001031630617 intestato a “Il Ristoro degli Angeli”. «Ringraziamo chi ha contribuito», commenta il presidente dell’Acgo, Claudio Di Lizio, a cui si aggiungono le parole di Iezzi. «Dico grazie all’associazione, alla Uildm di Pescara e a tutti coloro che in qualche modo mi stanno aiutando». Dalle istituzioni invece Fabrizio si aspetta di più: «Credo che il Comune poteva e può fare di più per me, mentre devo dire che la Asl si è mostrata collaborativa». Per quanto tempo ancora Fabrizio dovrà fare i conti con i problemi legati alle barriere architettoniche? (a.s.)

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