«Rosa Valignani, esempio di altruismo»

L’amico Alessandrini ricorda l’ultima nobildonna morta a 87 anni. Domani i funerali a San Giustino

CHIETI. Generosa e altruista. Una donna piena di risorse e progetti.

Parole tenere e struggenti quelle di Lucio Alessandrini, noto professionista teatino nel campo delle pubbliche relazioni, in ricordo di Rosa Valignani, l’ultima nobildonna scomparsa domenica scorsa all’età di 87 anni.

«Ho avuto il piacere di conoscerla nel 1976 e da allora non ci siamo mai persi di vista» racconta con un velo di commozione il professionista della comunicazione che da tempo risiede nella capitale «ci siamo sentiti cinque giorni prima della sua scomparsa. E anche in quella occasione ho potuto apprezzare tutta la sua forza e determinazione. Il desiderio di fare ancora molto per il prossimo. Chieti perde una donna di grande cultura e apertura mentale. Per me un mito».

Difficile rassegnarsi alla perdita di un’amica che aveva sempre tempo per ascoltare tutti. «Nonostante le sue nobili origini, non ha mai lesinato aiuti a chi era in difficoltà» continua Alessandrini «una perona semplice che sapeva farsi ascoltare». Il professionista ricorda l’intensa attività culturale e sociale svolta da Rosa Valignani quando nel 1974, il marito, il chirurgo Giovanni D’Amelio, fondo il primo Rotarac.

«Mille progetti, mille idee» continua Alessandrini «non si fermava mai. Anche l’ultima volta che abbiamo parlato per telefono, nonostantela sua età, che peraltro non mostrava, mi ha parlato di progetti futuri. Una vitalità incredibile. Un modello da seguire».

E si preannuncia una marea di persone alla celebrazione del rito funebre che avrà luogo domani, alle 10,30, nella cripta della cattedrale di San Giustino. Rosa Valignani si è spenta a Torino dove viveva da anni con la figlia Emanuela, dove questa mattina verrà firmato il nulla osta per il trasporto della salma a Chieti.

Figlia del barone Arnaldo, uno dei fondatori dell’ospedale Santissima Annunziata e responsabile del collegio di Santa Maddalena, donna Rosetta sposò Giovanni D’Amelio, scomparso molti anni fa dopo una carriera fulgida che lo portò a guadagnare successo professionale e stima da parte dei suoi pazienti. Oltre a Emanuela, la coppia ebbe anche il compianto Giangabriele. Grande appassionato di auto. Un amore che lo portò a gareggiare anche in formula 3. (y.f)

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