Tagli ai servizi, scattano i licenziamenti

6 Agosto 2010

La Comunità montana è senza fondi: verso la revoca i contratti di sette lavoratrici

QUADRI. Rischiano il licenziamento sette lavoratrici della Comunità Montana di Quadri. Le donne si occupano della gestione associata dei servizi comunali per cinque Comuni facenti parte dell'ente montano. L'allarme è stato lanciato dalla Cgil-funzione pubblica.

All'origine c'è la decisione del presidente della Comunità montana di Quadri, Maurizio Bucci, il quale ha annunciato che il 9 agosto la giunta revocherà gli atti amministrativi alla base dell'assunzione dei dipendenti addetti alla gestione associata dei servizi, che interessa i paesi di Roio del Sangro, Rosello, Borello, Pizzoferrato e Quadri.  «Le lavoratrici, dopo un periodo di precariato, sono state stabilizzate nel 2008, ma ora rischiano il posto perché, secondo il presidente, in quegli atti ci sarebbero illegittimità», spiega Sergio Zinni, segretario provinciale del sindacato. 

All'inizio il problema pareva solo economico. «Bucci ci comunicò che dal primo settembre non potevano più essere assicurati i servizi in forma associata e che dal 15 non si potevano pagare gli stipendi per mancanza di fondi», racconta Zinni, «perciò al tavolo di concertazione abbiamo chiesto ai sindaci dei Comuni interessati di rilanciare la gestione associata dei servizi anche alla luce della manovra economica del Governo, che la rende obbligatoria per i Comuni fino a 5.000 abitanti», continua, «dopodiché è scattato lo stato di agitazione del personale e abbiamo attivato la conciliazione dinanzi al Prefetto.

Ma in questa sede il presidente della Comunità montana ha cambiato le carte in tavola e ha annunciato la revoca delle assunzioni, nonostante la possibilità di un finanziamento prospettata dalla rappresentante dell'assessorato regionale agli enti locali e l'appello del sindaco di Civitaluparella per la salvaguardia dei posti lavoro», conclude il segretario della Cgil-funzione pubblica, «E mentre si fanno attestati di stima alle impiegate per l'alta professionalità, si annuncia il loro licenziamento».

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