Il regista MIlani e Carla Tiboni alla presentazione del Flaiano Film Festival

FLAIANO FILM FESTIVAL

La première con Lillo & Greg. Milani: «Amo il cinema che porta la gente al cinema» 

Il direttore artistico della kermesse: «Siamo i primi a ripartire, un bel coraggio ma Pescara ci ha sostenuto: abbiamo l’arena, prezzi bassi e tanta qualità»

Una bella responsabilità essere il primo festival del cinema a rifiorire dopo l’emergenza sanitaria che ha spento per mesi non solo le sale ma anche kermesse prestigiose, Cannes su tutte.
Il Flaiano Film Festival (27 giugno – 3 luglio) riaccende i riflettori a Pescara sul grande schermo, sulle anteprime, le opere prime e le pellicole restaurate con un cartellone coraggioso e brillante, «buttando oltre l’ostacolo oltre al cuore», ha detto il direttore artistico Riccardo Milani, «anche la ragione, con una temerarietà, date le difficoltà che il rispetto delle regole anti Covid impongono, e la caparbietà che erano la cifra inconfondibile del fondatore di questa rassegna, Edoardo Tiboni».
E con il taglio «pop di qualità» che il regista “Ma cosa ti dice il cervello” per citare il suo ultimo lavoro, ha voluto dare alla rassegna e al concorso «perché amo il cinema che porta la gente al cinema, i film forse poco “da festival”, ma che con qualità superino i confini del cinefilo e guardino al popolare più autentico e diquella qualità che troppo spesso non viene riconosciuta abbastanza nel nostro Paese».
E così ecco che in cartellone ha il suo posto l’osannato “Favolacce”, Orso d’Oro alla Berlinale per la sceneggiatura dei giovani ed geniali registi, i fratelli Damiano e Fabio D’Inncenzo accanto alla comicità surreale e irresistibile di Lillo & Greg che avranno l’onore e l’onere di aprire la 47ª edizione del Fff con l’anteprima assoluta di “D.N.A. Decisamente non adatti”, di cui sono registi e protagonisti, presenti alla proiezione insieme a Milani la sera di sabato 27, ore 20, al Teatro Monumento D’Annunzio, che ospiterà sia il Fff che la serata glamour delle premiazioni domenica 5 luglio, quando sul red carpet dell’arena comparirà Helen Mirren, la grande attrice britannica che accanto al suo Oscar come Migliore attrice protagonista per “The Queen” potrà mettere il Pegaso d’Oro alla carriera che il Flaiano le ha attribuito.
Calendario con 7 giorni di programmazione, uno meno dello scorso anno, con 21 film (3 al giorno, ingresso 3€, 10 € abbonamento) in 3 sezioni: Concorso Flaiano opera prima e seconda, Panorama contemporaneo e Cinema restaurato in collaborazione con la Cineteca di Bologna (tabella in alto). Quindi l’ omaggio a Helen Mirren il 3luglio con la proiezione di 3 film e il ricordo di Alberto Sordi, Federico Fellini (dei quali ricorre il centenario della nascita) e dello sceneggiatore cui entrambi devono una luminosa carriera, Ennio Flaiano “I vitelloni”. Il vincitore del Flaiano Opera prima e seconda sarà decretato dalla giuria popolare composta da 100 persone che assisteranno alle proiezioni dei 5 film in concorso e sarà annunciato da Milani nella serata del 5 al D’Annunzio. «Da Roma ci arrivavano notizie sulla situazione del cinema post pandemia drammatiche», ha raccontato Carla Tiboni, presidente dei Premi Internazionali Flaiano, nel presentare alla stampa il festival insieme al direttore artistico ieri al Mediamuseum, «il livello di difficoltà, di paura, di diffidenza è alto, ma quanto la spinta avuta da Pescara tutta perché non rinunciassimo e noi ci siamo buttati. «Senza sponsor non ce l’avremmo fatta», le ha fatto eco Milani, «gli imprenditori di questa regione hanno fatto la differenza, De Cecco, Codice Citra, Bper Banca e alcuni rimasti anonimi ci hanno aiutato e hanno aiutato il loro territorio in questa difficile fase. Così, sono ancor più onorato di essere il direttore artistico di un festival così amato e sostenuto. E sono particolarmente felice che in un periodo così travagliato per il Paese che Pescara abbia avuto questa forza di volontà, con Carla dicevamo la forza del suo papà. Siamo riusciti a mettere in piedi un festival in una arena bella, riuscendo a rispettare le regole di sicurezza, mantenendo i prezzi bassi. È un passaggio cruciale quello di questa estate per le sale», ha aggiunto il regista, «le proiezioni in luoghi aperti aiuteranno a superare la diffidenza e sono certo che i numeri ci daranno ragione. E il Flaiano Film Festival avrà avuto una parte importante anche per essere stato il primo. Intanto cominciano a riaprire i set», ha detto poi, «io sono riuscito a finire le ultime riprese del mio nuovo film in questi giorni, mi mancavano poche scene quando è scattato il lockdown. Ma so che molti amici stanno riprendendo a girare». Ci aspettano film sulla pandemia? «I produttori lo sconsigliano. Io nelle prime due settimane di chiusura ho avvertito un grande senso di comunità che però pian piano ho sentito sfaldarsi in rivoli di rancori e recriminazioni. Forse qualcuno racconterà sul grande schermo tutto questo». E le sale cinematografiche resisteranno al nuovo assalto delle piattaforme streaming dopo Netflix? «Come spettatore», risponde il regista, «ho visto accelerarsi durante il confinamento il processo delle streaming, consolidarsi la tendenza già in atto delle piattaforme. Ma la sala resterà la regina».
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