Cialente: la mia giunta è pronta

Ma i partiti non ci stanno Sdi e Margherita accusano. I socialisti parlano di incapacità del sindaco ma il problema è il Pd

L'AQUILA. La formazione della giunta si è trasformata in un percorso ad ostacoli. Ma il sindaco Massimo Cialente, che ieri sera ha incontrato nuovamente la Margherita, ha ribadito di voler chiudere la partita entro domani o al più tardi domenica. Ragione questa per la quale ha chiesto al segretario della Margherita, Antonio Verini, di fargli avere entro le 13 di oggi quella rosa di nomi tra cui poter scegliere un solo assessore a cui affidare anche l'incarico di vicesindaco. Dunque, dopo aver proposto la giunta tecnica, ieri sera la Margherita sarebbe tornata a chiedere anche la presidenza del consiglio (incarico questo gradito a Enrico Verini) alla quale è invece candidato Carlo Benedetti del Pdci. A questo punto la Margherita dovrà decidere se accettare di avere un solo rappresentante in giunta (in corsa per quel posto ci sono pure Angelo Bonura e Giuliano Tomassi) o se offrire a Cialente i solo sostegno esterno già sapendo, però, di non poter forse contare sulla compattezza del gruppo consiliare. Ma ieri ad annunciare “battaglia” a Cialente è stato Lelio De Santis, commissario della federazione aquilana dello Sdi dove è ormai in atto uno scontro durissimo.

Per De Santis «il ritardo del sindaco nel convocare un tavolo di maggioranza nasconde forse la volontà di fare scelte non condivisibili che potrebbero far piacere solo all'oligarchia del costituendo Partito democratico. Se la giunta comunale dovesse essere quella che da giorni appare sulla stampa allora» ha sostenuto De Santis «questa sarebbe la prova dell'incapacità del sindaco - condizionato da pressioni esterne e dall'incombente e confuso progetto del Pd - ad avviare un vero cambiamento politico e amministrativo. Terremo conto della delusione del nostro elettorato e assumeremo conseguenti e drastici comportamenti nei diversi livelli di gestione in ambito locale e provinciale». Un avvertimento chiaro a Cialente (ma i due consiglieri eletti nello Sdi sono su posizioni diametralmente opposte da quelle espresse dal commissario) che ha bollato l'intervento di De Santis «come un attacco allucinante. Lo Sdi non può far ricadere su di me, come ho già detto anche al segretario nazionale Enrico Boselli, i suoi problemi interni. Io ho intenzione di chiudere la partita entro domani, o al massimo domenica».

E restando in casa Sdi, dal segretario giovanile Vincenzo Cipolletta e dal primo dei non eletti Gianni Padovani è stato lanciato l'invito al sindaco «a dare a un giovane uno dei 3 assessorati riservati alle donne».
Intanto, sul fronte della giunta, resta qualche incertezza sulle indicazioni di Rifondazione (in corsa Sandro Sirolli e Antonio Lattanzi), mentre negli ambienti dello Sdi (quelli contrapposti al commissario) si fanno i nomi di Carla Retta e Vanna Andreola. Sarà donna anche l'assessore di Impegno per L'Aquila, così come già annunciato a Cialente.