Cipolloni, nuova casacca: addio Udc, c’è Cambiamo 

Il decano del consiglio comunale avezzanese: «Pronti a correre anche a Celano Siamo nel centrodestra per rappresentare l’area moderata, liberale e cristiana»

AVEZZANO. Spunta la “quarta gamba” nel campo del centrodestra formato da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia: “Cambiamo”, soggetto politico legato al senatore Gaetano Quagliariello (eletto in Abruzzo) e al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. E alla guida spunta l’ex segretario provinciale Udc ed ex vicesindaco al Comune di Avezzano, Lino Cipolloni. Quagliariello e Toti – soprattutto il senatore – hanno affidato al navigato politico cittadino, uno dei più longevi sulla piazza, con svariate casacche, la speranza di fare proseliti e issare la bandierina di “Cambiamo” a Palazzo di città. Operazione che Cipolloni porterà avanti in sinergia col referente di “Idea”, Emilio Amiconi, e Gianni Cosimo, altro ex Udc. Nessun dubbio sulla scelta di campo. «Siamo nel centrodestra», afferma Cipolloni, «dove vogliamo rappresentare l’area moderata che si riconosce nella tradizione liberale, cattolica e cristiana. Saremo presenti anche in altri centri chiamati al voto in primavera, a partire da Celano».
Archiviata la fase dell’Udc, quindi, l’ex vice sindaco “sacrificato” sull’altare della nascente maggioranza di centrodestra De Angelis, finita nella polvere, siederà al tavolo con Lega, Fd’I e FI, per dar vita alla coalizione di centrodestra. Approdo a cui starebbero iniziando a guardare alcuni gruppi civici di area, purché vi sia la possibilità di condividere la strategia e il nome del candidato a sindaco. L’obiettivo sottaciuto, ovviamente, è quello di calare l’asso, ovvero, di conquistare la nomination per il proprio beniamino. Nel campo del centrodestra resta l’incognita Udc che, dopo l’exploit alle amministrative del 2012 al fianco di Gianni Di Pangrazio, quando conquistò un consenso a due cifre – prima di fare il salto della quaglia con l’anatra zoppa – è andata in frantumi nel finale al vetriolo dell’amministrazione De Angelis. Nell’agorà della politica cittadina, comunque, in attesa dei possibili colpi di scena, continuano i contatti tra i gruppi civici legati a Carmine Silvagni, Mario Babbo, Walter Di Bastiano, Gianluca Presutti.
Giochi aperti anche in casa Dem, dove il partito di Zingaretti guarda con interesse ai gruppi civici per dar vita a una coalizione arcobaleno, magari aperta anche al M5S, che ancora non scopre le carte.
Nell’ala sinistra, invece, proseguono gli incontri tra Mario Casale (Articolo 1 Mdp), Silvano Di Pirro (Rifondazione comunista), Paolo Dominici e Raffale D’Agata (Potere al popolo), Maurizio Pendenza (Verdi) e Rufo Biancone (Partito comunista) con in cima alla lista le questioni trasporti, sanità e lavoro.
«Senza dimenticare», afferma Casale, «la necessità di un insegnamento costante ai cittadini sul razzismo e il fascismo di ritorno tanto di moda oggi e pericoloso come ieri».
©RIPRODUZIONE RISERVATA