Coltellate a un dipendente in cella un imprenditore

L’arresto della polizia per tentato omicidio dopo oltre tre mesi di accertamenti la vittima dichiarò di essersi ferito da solo. Per il pm voleva sviare le indagini

L’AQUILA. La squadra Mobile, su ordine di custodia disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale, ha arrestato un piccolo imprenditore romano impegnato nella ricostruzione, per tentato omicidio commesso ai danni di un suo dipendente occasionale.

Dietro le sbarre è finito Marco Morlacci, di Roma, soprannominato «Il Barone» mentre la persona da lui gravemente ferita è Massimiliano Lustri, detto «Tapparella». I dettagli dell’operazione sono stati riferiti ieri in una conferenza stampa dal capo della Mobile Maurilio Grasso a fronte di un episodio risalente al 7 settembre e avvenuto a Bagno Piccolo. Lustri venne ferito a coltellate dopo una lite, per motivi davvero futili. Inizialmente Lustri avrebbe avuto un diverbio con un’altra persona che gli chiese di smetterla dopo che costui, forse ubriaco, stava dando in escandescenze. A quel punto intervenne Morlacci, che vista la relazione esagerata di Lustri, lo ferì in modo grave con un coltello da cucina. Lustri ha sempre cercato di scagionare l’indagato ma secondo la polizia solo perché avrebbe rischiato di non essere più chiamato a lavorare ma anche per via di altre considerazioni.

Lustri, pertanto, parlando davanti al pm Stefano Gallo, aveva dichiarato addirittura di essersi fatto male da solo ricevendo una denuncia per favoreggiamento e falsa testimonianza. Morlacci ha inizialmente smentito se stesso riferendo in un interrogatorio che non vi fu alcuna colluttazione tra lui e Lustri contrariamente a quanto già riferito nel verbale di sommarie informazioni. Ha altresì sostenuto che Lustri si era fatto male da solo inciampando cadendo su bicchieri e piatti rotti finiti a terra dopo la lite. Ma tutte queste affermazioni, da sempre ritenute poco credibili dagli investigatori, sono state del tutto smentite dalle intercettazioni che hanno smascherato il goffo tentativo dei sospettati di raccontare la verità.

Inoltre i sopralluoghi fatti dalla squadra Mobile e dalla polizia Scientifica hanno escluso le versioni raccontate dal piccolo imprenditore e dall’operaio.

Va anche detto che i medici dell’ospedale San Salvatore hanno subito escluso che le ferite riportate da Lustri potessero essere state provocate da un semplice incidente trattandosi di colpi sferrati da vicino.

Sempre la polizia, in particolare l’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, ha denunciato un uomo di 65 anni, P.P., in quanto accusato di non avere segnalato il possesso di alcune armi.

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