«Gole di Celano, Aielli non c’entra»

Lite sul nome, spunta documento dell’Istituto geografico militare. Cartelli da rifare?

CELANO. È contesta per le Gole che si trovano nel Parco regionale naturale del Sirente-Velino. Scavate per più di quattro chilometri dal torrente La Foce, rappresentano il più imponente fenomeno d’erosione dell’Appennino centrale. Un patrimonio che Celano e Aielli sembrano contendersi, almeno nella denominazione. La novità sta nel fatto che l’Igm (Istituto geografico militare), autorità istituzionale in grado di chiarire il dubbio sull’esatta denominazione, ha risposto a un quesito proposto da Gianvincenzo Sforza, della Deputazione di storia patria. «Questa risposta», afferma Sforza, «obbliga tutti a chiamare correttamente la zona, che da secoli è denominata Gole di Celano, e non di Aielli-Celano».

Sforza, titolare dell’archivio omonimo, ha ricevuto una lettera a firma del tenente colonnello Giuseppe Sanfilippo, direttore delle Conservatorie e capo servizio archivi dell’Igm. «In esito a quanto da lei richiesto, esaminata la documentazione geografica custodita in questo istituto», è quanto riportato nel documento, «risulta che nella cartografia attualmente in vigore, per l’esattezza la carta 1:25.000 denominata Foglio 146 III No, edizione 1956, appare il toponimo Gole di Celano».

«Il colonnello», precisa Sforza, «ha dichiarato che mai tale toponimo è stato variato e una certificazione definitiva potrà essere rilasciata dopo la costituzione del Comitato regionale. La denominazione non è quella di Gole di Aielli-Celano, ma quella correttamente indicata sulla cartografia ufficiale della Repubblica italiana chiusa al 1956. Ora invierò la comunicazione a tutti gli enti territoriali per chiedere ufficialmente di ripristinare l’esatta dicitura cartellonistica e cartografica affinché indichi il luogo con il suo toponimo corretto. Se entro dieci giorni non saranno tolti cartelli e indicazioni fuorvianti», avverte Sforza, «provvederò di persona, assumendomi ogni responsabilità e con il suffragio della certificazione, a rimuoverli e a sostituirli con la corretta dicitura e dandone comunicazione preventiva alle autorità». (p.g.)

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