Grippo nuovo capo dei vigili: regole e niente sconti a nessuno

3 Giugno 2014

Il comandante s’insedia il primo luglio al Comune: «Voglio il massimo impegno dai miei uomini» La promessa: «Staremo sempre sulle strade, chiedo collaborazione a polizia, carabinieri e finanza»

L’AQUILA. La scelta è stata fatta. Così dal primo luglio Ernesto Grippo, ex comandante dei vigili urbani di Pescara attualmente in servizio a Cesena, arriverà all’Aquila. È lui la persona scelta dal sindaco Massimo Cialente per ricoprire l’incarico fino a qualche mese fa svolto da Eugenio Vendrame e poi, in attesa della nuova nomina, ad interim dalla dirigente comunale Ilda Coluzzi. Un ritorno in Abruzzo per Grippo che, dal aprile del 2006 a luglio del 2009 è stato comandante della polizia municipale a Pescara (la città dove è nato) e poi per un anno a Vasto, prima del trasferimento a Cesena. Un contratto di sei mesi, quello firmato con il Comune dell’Aquila, naturalmente con possibilità di proroga. E il nuovo comandante, che all’Aquila ritroverà alcune persone con le quali aveva collaborato durante il mandato pescarese – a cominciare dall’ex procuratore della Repubblica Nicola Trifuoggi, oggi vicesindaco, dal capo di gabinetto della questura Nicola Zupo e dal dirigente dell’Anticrimine Paolo Di Domenico – ha le idee chiare sul da farsi. «È mia abitudine lavorare in sinergia con tutte le forze dell’ordine, perché insieme si possono fare buone cose sul fronte della prevenzione e della repressione. Vorrei avere subito un incontro con tutti, anche per spiegare loro le nostre peculiarità. La polizia municipale dovrà essere quella deputata a intervenire su tutti i sinistri in città, consentendo in tal modo a polizia e carabinieri di impegnare le loro pattuglie nel controllo del territorio. Cosa che anche noi andremo a fare, fornendo così notizie utili alle altre forze dell’ordine». Posti di controllo sulle strade della città e nelle frazioni, per dare un servizio, come lui stesso lo ha definito, «H24». «Noi non dobbiamo fare altro che applicare, senza sconti, le regole», insiste Grippo che a Pescara, nel suo primo anno da comandante della polizia municipale, fece lievitare il numero delle multe fino a quota 68mila.

Una laurea in giurisprudenza, Grippo, 52 anni, parla dell’Aquila come «di una realtà unica, perché non ce ne sono altre in Italia ad aver subìto un terremoto dagli effetti così devastanti. Ma», aggiunge, «l’applicazione delle regole è cosa che non cambia da una parte all’altra del Paese. È ovvio che ogni realtà ha priorità diverse. Ci sono città dove si investe di più sul Codice della strada e altre dove invece sono più importanti le problematiche legate all’edilizia o al commercio. Ma alla fine si lavora seguendo un modello organizzativo e senza interruzioni. Ai miei uomini sono abituato a chiedere il massimo, anche perché oggi chi ha un posto di lavoro sicuro deve svolgere la propria attività senza risparmiarsi». Grippo incontrerà a breve Cialente. «Con il sindaco ci siamo sentiti per la prima volta nei giorni successivi al terremoto. La sera del sette aprile del 2009 eravamo ad accogliere in primi gruppi di sfollati arrivati a Pescara. Ci sentimmo poi in occasione dell’organizzazione dei funerali di Stato, perché servivano altri vigili urbani per la viabilità e successivamente per il G8, poiché era necessario scortare i capi di Stato dall’aeroporto di Pescara all’Aquila. Avrei potuto scegliere come prossima destinazione Udine, ma poi si è presentata questa occasione. Non sarà facile, perché L’Aquila è ancora una città ferita, ma non sono un uomo che si tira indietro di fronte alle difficoltà. L’importante è lavorare bene, nel rispetto delle regole e in sinergia sia per quel che riguarda il controllo del territorio che negli altri settori». In questi giorni Grippo sta organizzando il trasloco da Cesena all’Aquila dove sta già trovando casa «perché questo è un lavoro che si può fare solo muovendosi sul territorio in cui si opera».

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