Incidente tra auto e monopattino, il conducente dell’Audi scrive al Centro: «I bimbi mi sono venuti addosso»

Parla l’uomo che era stato accusato, tramite i social, di essere scappato: «Procedevo piano e ho frenato in tempo, mi sono fermato per calmarli. Voglio incontrare la madre»
L’AQUILA. «Mi sono venuti addosso a gran velocità. Fortunatamente io procedevo piano e ho avuto la prontezza e la possibilità di frenare in tempo. Ho visto che i bambini hanno accennato a scappare, probabilmente spaventati per l’accaduto. Io mi sono avvicinato per tranquillizzarli, ho detto loro che era il caso di andare in ospedale». Scrive al Centro, firmandosi con nome e cognome, l’uomo che l’altro giorno era stato chiamato in causa dai social come presunto pirata per aver investito due ragazzi con il monopattino, prima di andare via.
La sua versione, raccontata anche ai carabinieri di Paganica, è invece differente. «Mi trovavo in auto su Corso Duca degli Abruzzi, a Paganica» scrive M.M, «la loro reazione è stata di difesa e rifiuto, ripetendo che non volevano che nessuno sapesse dell’accaduto. Sono rimasto con loro per circa mezz’ora, ho aiutato uno dei due bambini a lavarsi e rinfrescarsi a una fontanella. Abbiamo provato più volte a chiamare la madre, senza esito, con il mio cellulare. I bambini non davano comunque segno di traumi; siamo andati assieme a spostare i mezzi, io l’auto e uno dei bambini il monopattino. A quel punto ho dovuto allontanarmi e mi sono raccomandato che avvertissero i genitori».
L’uomo racconta di aver telefonato ai carabinieri per spiegare l’accaduto e la dinamica. «Il giorno dopo», aggiunge, «sono riuscito a parlare anche con la madre del bambino. Le ho spiegato l’accaduto e mi sono messo a disposizione per chiarire il sinistro. Il proposito è di incontrarci e chiarire la reale dinamica dei fatti». Al momento non ci sono denunce, né indagini avviate. I carabinieri sono stati informati, ma la zona è di competenza della Polizia. Il fatto aveva avuto risonanza ampia dopo la denuncia social di una donna che chiedeva notizie su un’Audi di grossa cilindrata, attribuendo al presunto “pirata” la responsabilità dell’incidente. I due bambini, di 12 anni, stavano viaggiando sul monopattino. Il Pronto soccorso pediatrico ha confermato l’accesso: hanno riportato fratture varie, al naso, al metatarso e contusioni.
Sull’emergenza sicurezza è intervenuto il Siulp, il sindacato di Polizia, con una posizione netta della segreteria provinciale: «La sicurezza stradale non può essere garantita se da anni nessuna pattuglia di Polizia Stradale è presente sulla viabilità di tutta la provincia, così si compromette ogni forma di controllo delle strade e del territorio e soprattutto non si tutela la sicurezza e l’incolumità dei cittadini». «La grave carenza di organico che affligge la Polizia Stradale» prosegue la nota, «rende oggi impossibile garantire una presenza costante sul territorio. Attualmente in provincia il numero degli operatori in servizio si è ridotto in alcuni reparti anche oltre il 50 % rispetto alla previsione organica».
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