L'Aquila, l'ultimo dono dell'insegnante morta per meningite: sì all'espianto degli organi

Liana Salmaggi, 46 anni, è stata ricoverata quattro giorni in Rianimazione. La direzione sanitaria: non c'è bisogno di profilassi. Domani (martedì 21 gennaio) i funerali a Pianola

L'AQUILA. La donna di 46 anni, Liana Salmaggi, ricoverata nei giorni scorsi nell’ospedale per meningite, non ce l’ha fatta. La Asl in una nota informa che sono iniziate le procedure per l’accertamento della morte cerebrale, così come prevede la legge. Inoltre la famiglia ha dato l'autorizzazione all'espianto degli organi. I funerali di Liana Salmaggi sono previsti domani (martedì 21 gennaio) alle ore 15 nella chiesa parrocchiale della frazione di Pianola.

Nei giorni scorsi l'Azienda sanitaria aveva in una nota sottolineato che si trattava di una forma di meningite pneumococcica non contagiosa: non c'è bisogno di profilassi e nessun pericolo per la popolazione.

La donna, insegnante di sostegno in un istituto della direzione didattica Amiternum, sposata con due figli, era stata ricoverata mercoledì 15 gennaio in ospedale e le sue condizioni sono andate via via peggiorando tanto da essere trasferita nel reparto di rianimazione. L’altra sera, nella parrocchia di Pianola, la frazione in cui abitava l'insegnante, si era tenuta una veglia di preghiera per chiedere la guarigione, presieduta da don Luciano Bacale Efua. Messaggi di speranza avevano riempito anche facebook da colleghi e amici.

Il manager della Asl aquilana Roberto Testa

“Il tipo di meningite da cui è affetta la paziente non ha carattere contagioso”, aveva precisato la direzione della Asl quando la donna era in gravi condizioni, aggiungendo che aveva comunque informato del caso il sindaco Pierluigi Biondi, per "avviare eventuali azioni congiunte che però al momento non si rendono necessarie”.

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