L'Aquila, dormitori improvvisati nei garage: è allarme vicino alla Questura

13 Novembre 2025

Sotto il complesso Strinella 88, dove ci sono molti studi medici, una quindicina di persone vive tra cartoni e odori nauseanti: scatta la protesta

L’AQUILA. Continuano a piovere lamentele per la situazione igienico sanitaria che esiste ormai da tempo nei garage interrati del complesso Strinella 88, nei pressi della Questura, dove ci sono molti studi medici. Come il Centro aveva già riportato, da un mese circa dorme nei garage una quindicina di profughi, come segnalato da chi lavora nella struttura e ha i garage di proprietà. Dormono nei garage pubblici (alcuni sono infatti di proprietà del Comune) ma anche nei garage privati dei cittadini, dormono negli androni delle scale di emergenza e persino nei vani contatori, fanno presente. Condizioni igienico sanitarie pessime con il cattivo odore, spiegano i cittadini, che arriva anche nei vari uffici e studi presenti. Nonostante le segnalazioni, la situazione non è cambiata. Il piano -3 è di proprietà comunale e la questione sarebbe stata già denunciata alle forze dell'ordine con l'Asm che sarebbe intervenuta per togliere dei cartoni e ripristinare il decoro dei luoghi che non sono certo quelli deputati per poter accogliere delle persone in difficoltà.

È bene precisare però, fanno sapere, che la storia non riguarda assolutamente i migranti di cui si parla da giorni perché questa situazione è in corso da ben più tempo. La struttura è privata, aggiungono ancora, e per entrare queste persone hanno divelto e scassinato le varie porte tagliafuoco facendo anche dei danni notevoli. Ben inteso che queste situazioni dispiacciono a tutti, spiegano ancora i cittadini che vorrebbero pure aiutare se ne avessero la possibilità e che non vogliono assolutamente essere tacciati di insensibilità, ma nel complesso ci sono studi medici, un centro diagnostico, un laboratorio analisi e non è più possibile convivere con questa problematica.

Non è salutare né per i migranti e né per chi negli appartamenti deve lavorare, oltre a ricevere i pazienti. La questione ha scatenato una marea di polemiche in città sul tema accoglienza. È chiaro che non è bello vedere persone dormire in strada o nei garage pubblici e privati e ci si commuove pure di fronte ad alcune situazioni. Ma le cose, continuano a spiegare i cittadini, vanno gestite e c'è chi auspica che in situazioni di emergenza possano essere aperte temporaneamente delle strutture per accogliere chi è in difficoltà, palazzetti, progetti case, per evitare appunto queste conseguenze spiacevoli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA